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L'E' MAIALA


La finanza ha gettato il mondo nel tunnel di una crisi apparentemente senza fine. Per uscirne però c’è chi ricorre a metodi della tradizione passata, come il baratto. E’ il caso di un’osteria di prossima apertura a Firenze dove chi vorrà, invece di saldare il conto in modo classico, cioè mettendo mano al portafoglio o alla carta di credito, potrà farlo scambiando la cena con frutta, verdura e articoli di artigianato. Il locale avrà 40 posti ed un look da taverna tradizionale ma «con un tocco più chic e sarà il primo del genere in Italia», garantisce la titolare Donella Faggioli. Tutto è pronto per l’inaugurazione prevista per la fine di settembre; anche il nome è già stato scelto: si chiamerà «L’è maiala», espressione toscana poco chic ma molto colorita ed espressiva che indica una situazione difficile da affrontare. «L’è maiala, come la crisi che il nostro paese oggi sta vivendo – spiega Donella – e che noi vogliamo combattere offrendo appunto la possibilità di pagare in beni reali anziché con i soldi, per venire incontro così a chi in tempi di ristrettezze non vuole comunque rinunciare a qualche cena fuori». Il baratto sarà accettato con prodotti della terra, ma anche con manufatti d’antiquariato e modernariato – «cose concrete insomma e possibilmente legate alla tradizioni e ai costumi toscani: non vogliamo certo diventare un incrocio tra un’osteria e un robivecchi». Chi intenderà barattare anziché saldare il conto in moneta dovrà però farlo per telefono al momento della prenotazione. «A quel punto – spiega ancora la titolare – si aprirà una trattativa di scambio da cui verrà fuori, in caso di accordo, il menù offerto a fronte di un paniere di cose che accetteremo in pagamento». Nel locale) si servirà rigorosamente cucina tradizionale toscana. «Quella della nonna, tanto per intendersi – conclude Faggioli – A prezzi ovviamente popolari e anticrisi».(BIORADAR.NET)