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TINTURA "LETALE" DAL PARRUCCHIERE CINESE: TRIESTINA PERDE TUTTI I CAPELLI


Tutto è accaduto in pochi minuti. La cliente (che poi ha sporto querela) è una donna triestina di 50 anni. È entrata dal parrucchiere e ha chiesto appunto di effettuare una colorazione dei capelli e poi il taglio. Niente di particolare. Una prestazione effettivamente normale per un salone di parrucchiere. La donna, si è poi saputo, era andata al salone «Stella Magica» perché il prezzo era particolarmente accattivante. Qualche decina di euro per cambiare look. Una buona occasione. Tutto è andato bene fino al momento della colorazione. Prima la cliente ha spiegato cosa voleva fosse fatto e poi la parrucchiera ha iniziato a bagnare i capelli. Poi ha preparato il colore in una ciotola e ha iniziato a spennellare il capo della donna, ma quando la parrucchiera ha versato la sostanza sulla testa della cliente, questa ha sentito, così ha riferito, un violento e intenso bruciore. Un dolore diventato sempre più insopportabile. Così, come detto, ha appoggiato le mani sul capo e si è trovata tra le dita le ciocche dei suoi capelli. A questo punto la situazione è diventata sempre più complicata e assurda. Infatti in un primo momento, come la cliente ha riportato nella denuncia ai poliziotti, la titolare del salone le ha proposto perfino di tagliare tutti i capelli per sistemare la faccenda, senza spese. È facile immaginare quale sia stata la risposta della cliente che era fuori di sè. Tanto da chiamare disperata una pattuglia della squadra volante. Gli agenti giunti dopo pochi minuti si sono resi subito conto dell’accaduto anche perché molte ciocche erano finite anche sulla maglia indossata dalla sfortunata cliente. Quelle finite sul pavimento erano state spazzate dalla parrucchiera. Ora la questione è finita sotto la lente del pm Cristina Bacer. Il magistrato ha incaricato i poliziotti di sequestrare il prodotto ritenuto nocivo. Nel frattempo ha incaricato gli esperti dell’Azienda sanitaria di effettuare le analisi sui prodotti. Per quanto concerne, infine, l’aspetto penale relativo alle lesioni patite dalla donna, il procedimento è stato trasmesso al giudice di pace.(IL PICCOLO)