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GIOCHI MONDIALI 2013 A CALI', LO SPORT DI SERIE B


Si chiamano Giochi Mondiali, ma di fatto sono Olimpiadi di serie B, che ammettono una serie di discipline che non hanno diritto a partecipare alla ben più prestigiosa e nota kermesse. Si tratta di 10 giorni di gare per una quarantina di pratiche sportive, fra le quali, per esempio, bocce, biliardo, parapendio, body building, sci nautico, pattini a rotelle, bowling e nuoto pinnato. Alcune competizioni sono addirittura considerate solo dimostrative e non prevedono neppure una medaglia per i primi classificati. A ospitare la nuova edizione dei Giochi Mondiali (la nona, che è iniziata il 26 luglio e termina il 4 agosto) è la città colombiana di Cali, che si è aggiudicata l’evento dopo la rinuncia di Duisburg e Dusseldorf. In Germania, dove peraltro avevano già organizzato la manifestazione nel 1989 e nel 2005, qualche mese dopo aver ottenuto l’assegnazione hanno fatto alcuni calcoli e capito che, in una fase di forte crisi economica come questa, il ritorno sarebbe stato insoddisfacente. Dunque non valeva la pena di proseguire, pur a fronte di costi semi-inesistenti. Basti pensare che la subentrante Cali nel complesso ha investito appena 100 milioni di pesos (75 dei quali a carico dello Stato), che corrispondono all’incirca a 40 mila euro. Spese neppure lontanamente paragonabili a quelle delle Olimpiadi: l’ultima edizione (Londra 2012) è costata circa 10 miliardi di euro. Lo spirito dei Giochi Mondiali - sono nati nel 1981 e si tengono ogni quattro anni - prevede infatti che, proprio al fine di ridurre gli esborsi ed evitare ogni tipo di speculazione edilizia, vengano utilizzate solo strutture già esistenti sul territorio. Non a caso lo slogan dell'edizione 2013 è «Juego Limpio al Planeta» (Gioco corretto sul pianeta).