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SI GRATTA L'ORECCHIO MENTRE GUIDA E VIENE MULTATO


Multato alla guida per un leggero prurito all'orecchio, fa causa contro il Comune e la vince. Grattarsi in auto è quindi lecito e non compromette la tenuta del volante. È quanto stabilito dal giudice di Pace di Bari che ha accolto il ricorso di un automobilista 35enne. I fatti risalgono al 3 marzo scorso e hanno quasi dell'incredibile. L'uomo è incolonnato nel traffico, quando una pattuglia di vigili urbani lo ferma per contestargli l'insolita sanzione: aver disimpegnato la mano sinistra dal volante per portarla all'orecchio sinistro. Forse per rispondere al telefonino cellulare senza auricolare? No. Solo per un leggero fastidio. Ma l'automobilista non si è arreso e alla fine ha avuto ragione. "Toccarsi l'orecchio con la mano durante la guida - scrive nella sentenza il giudice - non costituisce affatto privazione della "libertà di movimento", utile per porre in essere le manovre necessarie per la guida". "La libertà di movimento può considerarsi compromessa solo allorquando durante la guida il conducente utilizzi le mani in maniera tale da non poter immediatamente ricondurle sul volante, come a esempio imbracciare oggetti voluminosi o abbracciare una persona che è seduta accanto". Il giudice ha quindi condannato il Comune al rimborso delle spese legali (337 euro) e anche al pagamento di un risarcimento di mille euro con la possibilità di recuperarli direttamente dai vigili che hanno elevato quella insolita multa. Perché in un passaggio la sentenza parla chiaro: "L'attività posta in essere dagli agenti accertatori, oltre che essere illegittima, rasenta la molestia nei confronti dell'utente della strada che è stato temporaneamente privato della sua libertà costretto ad accostare per sentirsi contestare una violazione al codice della strada sostanzialmente e giuridicamente inesistente, non sussistendo alcun referente normativo che possa prevederla e disciplinarla".(REPUBBLICA)