ATEGODITODEVAGHE

CIAO KOSTAS


Kostas Katsoulis non ce l'ha fatta. Lottava per la vita dallo scorso 14 settembre, quando era andato allo stadio Nea Alikarnassos, ad Heraklion sull'isola di Creta, per assistere alla sfida di terza divisione greca tra l'Irodotos e la squadra per la quale faceva il tifo, l'Ethnikos. Faceva, perché nella giornata di lunedì Kostas, 46 anni, è morto. Kastoulis era stato colpito alla testa da un sasso lanciato dai tifosi dell'Irodotos, una trentina, durante gli scontri scoppiati in occasione del match di campionato di terza divisione. Da quel giorno era ricoverato in condizioni disperate all'ospedale di Atene. La polizia ha arrestato tre persone.La notizia della morte del tifoso ha provocato la reazione delle forze politiche, soprattutto da parte dell'opposizone, che ha chiesto un giro di vite e misure drastiche per arginare il fenomeno degli ultras, che in Grecia spesso si rendono protagonisti di episodi violenti.Lo sport si ferma - La risposta, immediata, è arrivata dal Ministro dello Sport Yiannis Andrianos, che ha deciso di sospendere tutte le attività sportive a livello nazionale in Grecia per una settimana: "Come piccolo segno di rispetto per la morte di Kostas Katsoulis, grande appassionato di calcio, che ha perso oggi la vita, il Ministro della Cultura e dello Sport ha disposto il rinvio di tutti gli eventi di sport di squadra a livello nazionale per una settimana". Con questa decisione, quindi, verrà rinviato anche l'attesissimo e caldissimo scontro tra Olympiacos e Paok, in programma per domenica 5: una partita spesso al centro di scontri e tensioni.