ATEGODITODEVAGHE

LA TOMBA DEL GIORNO


È affiorato dagli scavi di Perperikon, un antico sito nel sud della Bulgaria. A trovarlo è stato Nikolay Ovcharov, un famoso archeologo bulgaro. Lo scheletro medievale, risalente al 13° secolo, straordinariamente conservato e appartenenete a un uomo di circa 40 anni, ha un paletto di metallo conficato nel petto. Sulla sua sorte non ci sono dubbi. «Siamo di fronte a un rituale anti-vampiro - spiega Ovcharov –, il paletto conficcato nel petto del cadavere, secondo un'antica credenza, impediva all'uomo di risorgere dai morti e terrorizzare i vivi». Di solito il rituale veniva riservato a persone che morivano in circostanze particolari, come per esempio un suicidio. E veniva compiuto nei primi 40 giorni dopo la morte «quando la sua anima era tra la terra e il cielo» spiega ancora Ovcharov. Il corpo del “vampiro” di Perperikon presenta anche un altro rimedio usato all’epoca per evitare l’eventuale trasformazione e la fuga dal mondo dei morti: la gamba destra infatti risulta amputata sotto il ginocchio e posizionata di fianco al cadavere. La Bulgaria non è nuova a questi ritrovamenti. A Sozopol, sito vicino al Mar Nero, nel 2012 sono stati portati alla luce due scheletri di età medioevale anch'essi infilzati da una sbarra di ferro e a Veliko Tarnovo, altra località bulgara, è stato trovato un corpo della stessa epoca con mani e piedi tagliati. Nella zona dei Balcani e dell'Europa dell'est sono circa 100 le tombe i cui resti sono più o meno collegabili a riti anti-vampiro. Segno che tra i villaggi slavi l'isteria per i morti viventi era molto diffusa.(focus.it)