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E’ una vera e propria gara di solidarietà quella che si è scatenata su Internet al fine di aiutare l’uomo che compie circa 34 chilometri a piedi ogni mattina per recarsi al lavoro. Una storia che potrebbe portare le menti a qualche realtà poverissima dell’Africa, o di alcune regioni depresse dell’Asia, dove dai villaggi, uomini, donne e bambini compiono lunghi tratti a piedi per raggiungere le città dove si trovano mercati e scuole. In realtà si tratta di una storia tutta americana, quella di James Robertson, un cittadino di origini afro-americane residente a Detroit, e impiegato in un impianto industriale di Rochester Hills, altra cittadina del Michigan, distante da casa sua.  
 Il salario di James è di 10,55 dollari, più del minimo previsto dalle leggi dello Stato, tuttavia non ancora sufficiente a permettersi una vettura che sostituisca quella che si è rotta una decina di anni fa. Ed ecco allora che l’instancabile Robertson ha optato per una soluzione stoica, ovvero alternare la marcia a brevi tratti con i mezzi pubblici, per andare e tornare dal posto di lavoro. James esce di casa ogni mattina alle otto, pur iniziando il turno alle 14, e una volta terminato al lavoro, ovvero alle 22, ripete l’iter in notturna, sfidando il gelo dei Grandi Laghi, su cui si affaccia la regione dove vive. Per un totale di 34 chilometri al giorno e di appena due ore di riposo ogni notte, con un recupero nel fine settimana con a una maratona non-stop di sonno. Ciò non sembra inficiare sulla sua resa, dal momento che, a detta dei suoi datori, Robertson, 56 anni, è un lavoratore perfetto, indefesso, con una presenza record in fabbrica.  (lastampa)