ATEGODITODEVAGHE

LA MIA CITTA'


La segnalazione curiosa ci arriva da un lettore. Dopo aver letto dell’episodio degli escrementi umani lasciati dai nomadi nei pozzetti qualche settimana fa quanto i tecnici di Amcps sono andati a rilevare i consumi si è fatto avanti portando la sua testimonianza che, se da un lato può far sorridere, dall’altro fa pensare alla pericolosità e alla poca ‘urbanità’ di certi comportamenti. “Tre settimane fa -ci racconta Michele di 50 anni che lavora in campo sanitario- verso le 20 e 30 stavo transitando con la mia automobile cabrio davanti al campo nomadi di viale Cricoli. Premetto che, fortunatamente, vista la temperatura, avevo il tettuccio chiuso. Stavo portando mio figlio di 12 anni da viale Trieste, dove vivo, al Villaggio del sole. All’altezza del campo nomadi di viale Cricoli mi è arrivata dal campo una quantità considerevole di escrementi umani sul cofano e sul parabrezza dell’auto. Confesso -continua Michele- che non è stato piacevole perché procedevo a velocità sostenuta, ho perso la visibilità della strada e all’inizio non ho capito esattamente cosa fosse arrivato sull’auto. Dopo avere sbandato ho dovuto accostare. Ho allertato subito la Polizia. Dalla Questura volevano inviare una volante, ma, dopo lo choc iniziale, ho pensato di lasciar perdere per paura di eventuali ritorsioni e perché, tutto sommato, non mi era successo niente. Inutile dire che mio figlio è rimasto choccato dall’episodio e son dovuto correre immediatamente a lavare l’auto. Mezzo parabrezza era ricoperto da escrementi diciamo… abbastanza liquidi. Ho pensato anche di essere fortunato, non tanto per la letteratura legata alla fortuna che, in teoria, dovrebbero portare le deiezioni, ma perché avrei potuto sbandare rovinosamente. Soprattutto, se tutto ciò capitava a qualche anziano potrebbero esserci state conseguenze ben più gravi”.(www.tviweb.it)