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STORIE DI SESSO


"Sono innamorata e vorrei sposare Tim", fin qui niente di strano se non fosse che Emma McCabe, 31 anni, abbia perso la testa per un albero. In un'intervista alla rivista Closer la giovane spiega che dopo tanti rapporti sentimentali falliti è riuscita a trovare la felicità grazie a un albero che ha chiamato Tim. "I miei sentimenti - racconta Emma - sono genuini. Ho avuto fidanzati, ma nessuno come Tim. Sono innamorata e vorrei sposarmi. Guardo gli altri alberi, ma non li tocco perché non vorrei tradirlo". "Il mio albero soddisfa le mie esigenze emotive e sessuali. Raggiungo l'orgasmo attraverso lo sfregamento contro la sua corteccia nuda e mi piace la sensazione delle sue foglie sulla pelle. Faccio sesso con lui ogni settimana, è il migliore che abbia mai fatto".
 
Un episodio insolito quello avvenuto in Norvegia, dove una ragazza di giovane età, è stata condannata per stupro dopo aver praticato del sesso orale ad un suo amico, a dir della corte non consenziente. E’ uno dei primi casi di violenza sessuale al femminile nei paesi scandinavi, ma la storia che stiamo per raccontarvi è successa realmente in Norvegia, precisamente nel distretto di Bergen. Una ragazza di origini russe, ha deciso di uscire con due suoi amici una sera per andare a bere qualcosa per poi dirigersi, facendo una piccola tappa, a casa di un altro loro amico. Come spesso accade, i ragazzi hanno bevuto troppo e si sono addormentati tutti a casa dell’amico. La ragazza a quel punto, senza un preciso motivo, ha deciso di svegliare, o meglio “importunare”, il suo migliore amico praticandogli del sesso orale. Questo si sarebbe mostrato riluttante e si sarebbe rifiutato, ma le condizioni in cui versava a causa dell’alcol non gli hanno permesso di ribellarsi e ha dovuto subire l’atto sessuale impostogli da lei. A questo punto il giovane ha denunciato la ragazza che in tribunale si è difesa definendo l’atto consenziete: “gli è piaciuto”, e che comunque era sotto gli effetti dei super alcolici e che non controllava appieno le sue azioni. Queste le parole del ragazzo stuprato dalla giovane in merito alla violenza subita: “Dopo l’atto sessuale di quella sera, l’insonnia è diventata la mia compagna fissa, il sesso ha smesso di essere un argomento interessante e soprattutto non c’è più speranza di avere fiducia negli amici e di credere alle intenzioni della gente che mi circonda”. Il giudice non ha voluto sentire ragioni, e ha condannato la bella ragazza a 9 mesi di carcere e 40 mila corone norvegesi di multa (5 mila euro).