Andrea Palmeri è in Ucraina a fare la guerra. Già leader dei tifosi della Lucchese, i ‘Bulldog’, il 35enne è l'unico volontario italiano arruolato nelle milizie del Donbass. Palmeri, al centro di numerose vicende giudiziarie in Italia, è sposato con una donna russa dalla quale ha avuto un figlio e si è appena “sbattezzato” per convertirsi alla fede ortodossa. In un’intervista online, Palmeri ha spiegato che nella regione di Lugansk vive a casa di una contadina dove non ci sono né acqua né luce, il telefono non funziona e non esiste collegamento a internet. All'inviato del Foglio Andrea Sceresini che è andato a intervistarlo, ha invece raccontato dei suoi duri inizi da soldato: l’hanno spedito subito in prima linea e il suo primo giubbotto anti-proiettile non era altro che un pacco di vecchi libri tenuti insieme col nastro adesivo. "In questo periodo non combatto e nel periodo di riposo vorrei fare qualcosa per i tanti che qui sono in difficolta specialmente i bambini. Vorrei fare una raccolta di soldi per comprare cibo da donare ad un asilo e ad un orfanotrofio qui nell'oblast di Lugansk, vi assicuro che il bisogno è grande", ha scritto di recente su Facebook.
DA ULTRA' DELLA LUCCHESE A COMBATTENTE IN UCRAINA
Andrea Palmeri è in Ucraina a fare la guerra. Già leader dei tifosi della Lucchese, i ‘Bulldog’, il 35enne è l'unico volontario italiano arruolato nelle milizie del Donbass. Palmeri, al centro di numerose vicende giudiziarie in Italia, è sposato con una donna russa dalla quale ha avuto un figlio e si è appena “sbattezzato” per convertirsi alla fede ortodossa. In un’intervista online, Palmeri ha spiegato che nella regione di Lugansk vive a casa di una contadina dove non ci sono né acqua né luce, il telefono non funziona e non esiste collegamento a internet. All'inviato del Foglio Andrea Sceresini che è andato a intervistarlo, ha invece raccontato dei suoi duri inizi da soldato: l’hanno spedito subito in prima linea e il suo primo giubbotto anti-proiettile non era altro che un pacco di vecchi libri tenuti insieme col nastro adesivo. "In questo periodo non combatto e nel periodo di riposo vorrei fare qualcosa per i tanti che qui sono in difficolta specialmente i bambini. Vorrei fare una raccolta di soldi per comprare cibo da donare ad un asilo e ad un orfanotrofio qui nell'oblast di Lugansk, vi assicuro che il bisogno è grande", ha scritto di recente su Facebook.