ATEGODITODEVAGHE

IO TI STIMO


Ha tentato di fare il furbo per portare a casa i 7 mila dollari destinato alsecondo arrivato, ma gli è andata male e ora verrà processato per truffa.Quando domenica 25 ottobre il 28enne Julius Njogu ha fatto il suo ingresso alNyayo National Stadium dove era fissato l’arrivo della Maratona di Nairobi,dagli spalti hanno cominciato a incitarlo nelle ultime decisive falcate persuperare il corridore che lo precedeva (Shadrack Kiptoo Kimaiyo) e alla fine unautentico boato ha salutato il secondo posto di quello sconosciuto atletavestito di nero e con la pettorina numero 388. Solo che proprio la suaapparente mancanza di fatica e il benché minimo accenno di sudore (aveva pur semprecorso 42 km sotto il sole) hanno fatto insospettire gli organizzatori. Che,dopo un rapido controllo, hanno scoperto che Njogu si era in realtà unito aglialtri runner solo fuori dallo stadio, percorrendo sì e no un chilometro intutto. “Ho seguito il gruppetto di testa dall’inizio alla fine e lui non l’homai visto”, ha detto al Guardian il direttore della corsa, Ibrahim Hussein,trionfatore alle maratone di Boston e New York. Immediatamente squalificato, ilcorridore-baro ha tentato di professare la propria innocenza togliendosi lescarpe subito dopo il traguardo, per far vedere agli ufficiali di gara levesciche che aveva ai piedi (a conferma che aveva fatto l’intero percorso), maalla fine le immagini tv l’hanno inchiodato e Njogu è così finito in manette edovrà ora rispondere dell’accusa di truffa.