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Post n°23813 pubblicato il 03 Settembre 2012 da nickvi77
Ieri, primo giorno di caccia in Trentino, anche una contessa ha sparato agli animali con il suo fucile. E lo ha fatto -spiega lei- “perche’ la caccia e’ un atto d’amore, una passione intensissima che nasce tra l’uomo e l’animale e che si appaga solo nel possederlo pienamente e totalmente”. Queste frasi si leggono in un’intervista rilasciata al direttore del giornale l’Adige; la nobile Maria Luisa Pompeati, della stirpe dei von Ferrari Kellerhof, aggiunge una precisazione: “Io sparo soltanto quando sono certa che il mio colpo e’ mortale, non ho mai ferito gli animali e non voglio far loro del male”. La contessa Pompeati racconta il suo passato: “la caccia l’ho nel sangue fin da quando era bambina, ed e’ stata fra le prime cacciatrici donna in Trentino, quando portare il fucile era per eccellenza una “cosa da maschi”". Tra i suoi trofei galli cedroni, galli forcelli, beccacce, pernici bianche, cervi, camosci e caprioli. “Anche quindici capi in una stagione, alcuni li ho imbalsamati e li ammiro tutti i giorni”, sottolinea infine la donna in doppietta. Anche il marito, il conte Francesco Pompeati, avvocato di Trento, e’ amante della caccia. (AGI) |
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