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Post n°32003 pubblicato il 02 Giugno 2015 da nickvi77
Scandalo nel mondo degli scacchi. Il gran maestro georgiano Gaioz Nigalidze barava andando a consultare in bagno sullo smartphone le mosse da effettuare nel corso di una partita con l'armeno Tigran Levonovic Petrosian, 30enne omonimo del Tigran Vartanovic Petrosian che fu iridato negli anni Sessanta. Espulso dal Dubai, rischia 15 anni di squalifica. Il dubbio dell'imbroglio è venuto allo stesso avversario che aveva notato come, ad ogni mossa cruciale del gioco, Nigalidze si assentasse per una visita al bagno. Aveva allora esposto i suoi sospetti agli ufficiali di gara che ad un primo controllo non hanno trovato nessun dispositivo elettronico, ma si sono insospettiti perché hanno poi riscontrato che Nigalidze si recava sempre nella stessa toilette. E quando l'hanno controllata hanno rinvenuto il cellulare, ricoperto di carta igienica, nascosto dietro il wc. In un primo momento il vincitore degli ultimi due campionati georgiani di scacchi ha negato che lo smart phone gli appartenesse, ma poi i funzionari lo hanno sbugiardato, dimostrandogli che quell'utenza era registrata in un sito di social network con l'account di Nigalidze. Di più: il cellulare stava anche elaborando l'analisi del gioco del gran maestro georgiano, utilizzando una delle applicazioni di scacchi. Di recente la federazione internazionali di scacchi ha istituito una commissione per arginare i bari: i truffatori saranno sospesi per tre anni da tutti i tornei sanzionati, e fino a 15 anni in caso di recidiva. (LA GAZZETTA DELLO SPORT) |
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ANCHE CON GLI SCACCHI SI BARA
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