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Valeria Pacelli e Ferruccio Sansa sul Fatto Quotidiano pubblicano un’inchiesta su 54 ambitissimi posti al corso di formazione dirigenziale (1.600 candidati) in Polizia, con risultati strabilianti: 26 funzionari selezionati hanno compiuto balzi da gigante, da 100 a 800 posizioni rispetto allo scrutinio del 2011. Ma c’è di più: Ma quando vengono resi noti i vincitori qualcuno storce il naso. E fa domanda di accedere agli atti per conoscere la posizione in classifica dei selezionati. Così in un ricorso (in possesso del Fatto Quotidiano) viene raccontata la storia di un “futuro dirigente condannato in Cassazione a un anno e dieci mesi per concorso di causa in omicidio”. Il caso riguarda Andrea Calderini che a Milano nel 2003 uccise la vicina di casa, la moglie e, prima di togliersi la vita, sparò dalla finestra ferendo tre passanti. Il funzionario in questione si era occupato del rinnovo del porto d’armi a Calderini. Per questo è stato condannato al risarcimento, in solido con il ministero dell’Interno, di 750 mila euro. Nel 2012 ha recuperato 686 posizioni in graduatoria rientrando tra i 54 fortunati.
Tra i selezionati anche un vicequestore di punta che nel 2011, stando agli atti acquisiti per il ricorso, si era posizionato 299esimo per poi ritrovarsi 47esimo l’anno successivo: Niente di illegale, ma appena dopo aver passato la selezione il vice-questore è stato indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di calunnia e falso ideologico. Parliamo del pestaggio di Stefano Gugliotta: il 5 maggio di due anni fa dopo Roma- Inter fu picchiato da un gruppo di poliziotti che lo denunciarono anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Quella notte a coordinare il servizio d’ordine era proprio il vice-questore che è finito nel registro degli indagati per il verbale in cui si accusava il giovane di aver reagito ai poliziotti.
Ed ecco, ancora una volta, l’ombra del G8: Tra i futuri dirigenti anche due funzionari che erano a Genova (di loro parla Alessandro Mantovani nel libro “Diaz”). C’è chi ha compiuto un balzo di 314 posizioni entrando nella lista dei fortunati. È la persona che la notte dell’irruzione alla scuola Diaz ricevette da Giovanni Luperi (condannato per falso aggravato nel processo Diaz) le due famose molotov: dovevano provare la pericolosità dei ragazzi massacrati di botte dentro la scuola. Un clamoroso falso. Il funzionario (uscito indenne come molti altri dalla vicenda) le avrebbe poi consegnate a un collega di cui non ha mai ricordato il nome. Un altro funzionario presente alla Diaz si è poi ritrovato nella graduatoria con un balzo di 407 posti. Anche lui ha avuto a che fare con le molotov.
(GIORNALETTISMO)
Inviato da: iamshivanii
il 28/09/2024 alle 13:12
Inviato da: riadalal
il 07/08/2024 alle 08:59
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il 30/07/2024 alle 08:07
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il 30/07/2024 alle 08:06
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il 24/07/2024 alle 10:18