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Shell Caribbean Cup 1994
Barbados vs Grenada

Avendo bisogno di battere Grenada con una differenza di 2 reti per qualificarsi per la fase finale in Trinidad e Tobago, le Barbados avevano già segnato il 2-0 nel primo tempo ed erano apparentemente bene in controllo del gioco. Tuttavia, un autogol di un difensore portò il punteggio sul 2-1 e fu questo a scatenare la farsa nel finale di partita. Secondo la regola in vigore nel torneo una vittoria ai supplementari (dove vigeva il Golden Gol) sarebbe stata considerata l'equivalente di una vittoria per 2-0. A tre minuti dalla fine quindi Barbados si rese conto che la loro unica possibilità di qualificazione consisteva nel portare la partita ai supplementari e i giocatori iniziarono ad attaccare la propria porta. Al minuto 87, due difensori delle Barbados, cominciarono uno scambio di passaggi prima di infilare l'autogol del pareggio. I giocatori del Grenada, momentaneamente confusi dal gol, realizzarono troppo tardi quello che stava succedendo e subito iniziarono anche loro ad attaccare la propria porta per scongiurare i supplementari. I difensori delle Barbados però anticiparono la reazione avversaria andando a difendere il portiere del Grenada. Grenada non fu in grado di segnare in nessuna delle 2 porte e la partita finì 2-2 dopo 90 minuti (di cui 3 di assoluta farsa) e dopo quattro minuti di tempo supplementare, il tempo in cui le Barbados riuscirono a segnare il Golden Gol che permise loro la qualificazione alla seconda fase. Le Barbados uscirono al turno successivo e il torneo fu vinto dai padroni di casa di Trinidad e Tobago.

(MENEGO)

ARTE DI STRADA

IL PRETE DELL'ANNO

“Sono i bambini che seducono i preti!”, questa è la dichiarazione scandalosa di Benedict Groeschel, frate francescano molto noto negli Stati Uniti perché autore di libri di successo e protagonista di alcuni programmi televisivi. In un intervista al National Catholic Register, parlando dello scandaloso fatto degli abusi sui minori da parte dei preti, padre Groeschel ha dichiarato: “Spesso accade che sia il bambino a sedurre il prete e non viceversa”. Negli anni è stato molto vicino a uomini di chiesa accusati di pedofilia e ha sempre cercato di trovare delle spiegazioni, più che altro di giustificare un atto a dir poco scandaloso. Nella stessa intervista continua dicendo: “La gente ha in mente quest’immagine di persone con cattive intenzioni, praticamente degli psicopatici. Ma non è così, mettiamo il caso di un uomo in preda a un serio esaurimento nervoso e di un giovane che gli si avvicini. In molti casi è proprio quest’ultimo a sedurre il sacerdote. Non penso che i preti coinvolti in simili episodi debbano andare galera, perché non avevano intenzione di commettere alcun crimine”. Il National catholic Register ha chiesto scusa sul suo sito ufficiale, ha rimosso l’intervista, precisando pertanto di non aver avuto intenzione di sostenere che un sacerdote che abusa della sua vittima non sia responsabile.

(MONDOINFORMAZIONE)