ATEGODITODEVAGHE

IL MIO QUARTIERE

Incantevole Bertesina

DATEMI UNA LAMETTA!

PER NON DIMENTICARE

Sono passati esattamente vent'anni da una delle date più nere nella storia del calcio. Era il 10 gennaio 1993 quando Celestino Colombi, 41 anni, al termine della gara Atalanta-Roma perse la vita. Questi i fatti. Dopo il match i tifosi giallorossi sono in partenza verso la Capitale, quelli nerazzurri sono riuniti fuori da un bar. La situazione degenera e Colombi, che allo stadio nemmeno era andato, ma si trovava a passare di lì per prendere l'autobus, incrocia tre agenti che lo scambiano per un facinoroso, lui si spaventa e si accascia a terra. Muore, a causa di un infarto. L'episodio, preso relativamente in considerazione dai media, porta a qualcosa di mai visto nei diversi gruppi ultras: per una volta le curve si uniscono e decidono di esporre lo striscione “10-1-1993: LA MORTE E’ UGUALE PER TUTTI”. 

ANNIVERSARIO MIKLOS FEHER (25.01,2004)

QUANDO LA SFIGA VIENE A PRENDERTI

A PENSAR MALE...

PARK-MANIA

CALMATI AMICO!

P COME...

BOTTI DI CAPODANNO

CULO ELEFANTE VS IENA

MIGLIOR PORCO 2012

ALLARME ESERCITO TEDESCO

Ai soldati stanno crescendo le tette!!!

BARCOLLO MA NON MOLLO

NO FAIR-PLAY

LA NONNA DEL GIORNO

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ROMA - Ha ucciso la nipotina di due anni, l'ha fatta a pezzi e l'ha cucinata in forno. A scoprirlo e a dare l'allarme è stata la madre della bambina (e sorella del presunto assassino) che, tornata da una visita ai vicini, non riusciva più a trovare la piccola, finchè non ne ha visto i resti nel forno. Il presunto cannibale è un uomo di 34 anni che vive in un piccolo villaggio della Transbaikalia, nella Siberia orientale. Alcune parti del corpo della bambina sono state trovate anche in cucina. Secondo la polizia, l'uomo ha confessato di aver ucciso la piccola con un colpo alla testa.