ATEGODITODEVAGHE

GOL IN ROSA

HUSKY BABY

LA TOMBA DEL GIORNO

QUANDO UN VIDEOGIOCO PUO' CAMBIARE LA VITA

Oggi non è un giorno come tutti gli altri per gliappassionati di videogame sportivi. In Inghilterra, infatti, è previstal’uscita di un documentario senza precedenti, quello su Football Manager.Intitolata “The Football Manager Documentary”, la pellicola è già stataanticipata nei giorni scorsi da alcune succose clip. Una di quelle più interessantiriguarda Lionel Messi. La storia è quella di Jon McLeish, il figlio di Alex,attuale tecnico del Genk e in passato sulle panchine di Glasgow Rangers, AstonVilla e nazionale scozzese. Se avesse dato ascolto a suo figlio, forse la suacarriera avrebbe raggiunto cime ancora più alte. Perché quello che racconta Jonha dell’incredibile. “Anni fa passavo le giornate giocando a Football Manager –ha dichiarato – e sceglievo il Barcellona perché dalla squadra B e dallasquadra C venivano fuori sempre dei giocatori di talento. Uno di questi eraLionel Messi e, quando aveva 13 anni, decisi di promuoverlo in prima squadra.Segnò dei gol e ne parlai immediatamente a mio padre”. Alex McLeish, all’epocaallenatore dell’Hibernian, conferma: “Mio figlio mi disse che sarebbe diventatouno dei migliori al mondo. Io lo lasciai parlare, ma non lo ascoltaiveramente…”. Forse, se gli avesse prestato più attenzione, la sua storia equella del club di Edimburgo sarebbe giunta a una svolta radicale.

(EUROSPORT)

CARLTON DANCE

Erano anni che il pubblico aspettava questo momento. Alfonso Ribeiro, l’attore che interpretava il personaggio di Carlton Banks nella mitica serie “Willy, il principe di Bel-Air”,  a “Dancing With The Stars” (l’equivalente americano di “Ballando con le stelle”) si è lanciato nella danza che è diventata un piccolo culto: la “Carlton Dance”. Il tutto sulle note della canzone preferita di Carlton, “It’s Not Unusual” di Tom Jones.

STROOTMAN VS GOBBI

LA SQUADRA DI CALCIO DI BABBO NATALE

“You better watch out, You better not cry, better not pout, I'm telling you why: Santa Claus is coming to town”… No, non è ancora Natale, ma questa canzone potrebbe tranquillamente essere cantata dalle squadre di calcio finlandesi di una serie minore. Non è uno scherzo: esiste davvero una squadra che si chiama Santa Claus FC (Babbo Natale FC in italiano) e ha guadagnato il suo momento di gloria una decina di giorni fa dopo aver conquistato la matematica promozione in terza categoria, grazie a un commentatore tv evidentemente tifoso del club che è letteralmente impazzito in telecronaca, provocando un po’ di risonanza mediatica anche all’estero. Inutile dire che le divise sono rosse e bianche, e già il logo della squadra è divertente: Babbo Natale con carta e penna davanti (sta compilando la lista di buoni e cattivi?), ma il nome in sé ha dell’ironico. La squadra nasce infatti dalla fusione di due club, il Rovaniemen Reipas e il Rovaniemen Lappi; avrebbero potuto mantenere la denominazione “Rovaniemi”, ma non l’hanno fatto. E chi da bambino scriveva la propria lettera per ricevere i doni il 25 dicembre sa che indirizzava la busta esattamente a Rovaniemi, la città ufficiale di Babbo Natale.

L'ULTIMA TELECRONACA DI UGO RUSSO

IL SOSIA AL FEMMINILE DI BALE

ONORE A PONTUS SEGERSTROM

Il calcio svedese è sotto choc. Nella mattinata di oggi è arrivata la notizia della morte di Pontus Segerstrom, 33 anni, capitano del Brommapojkarna, squadra che ha sfidato il Torino lo scorso agosto nei preliminari di Europa League. Proprio ad agosto allo sfortunato calciatore era stato diagnosticato un tumore al cervello. ”E’ incredibilmente tragico. Era un ragazzo rispettato da tutti”, ha detto al quotidiano “Expressen” Ola Danhard, il presidente del Brommapojkarna . Segerstrom era stato visitato da un medico ad agosto, lamentando mal di testa, e il controllo ha evidenziato il tumore. ”Due mesi fa stava benissimo, ora non c’è piu’”, ha aggiunto Danhard. Segerstrom ha giocato 14 partite di campionato in questa stagione. La sua ultima partita era stata proprio il match d’andata con i granata di Ventura del 31 luglio. Segerstrom era arrivato al Brommapojkarna da ragazzino e in carriera ha vestito anche la maglia del Landskrona BoIS oltre a quella dell’Odense in Danimarca e dello Stabaek in Norvegia, dove ha vinto il campionato nel 2008.

(REPUBBLICA.IT)

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