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Creato da Melli12 il 23/05/2007
 

 

 

 

 

 

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Messaggi del 14/09/2015

EUROBASKET 2015 A BERLINO

Post n°32605 pubblicato il 14 Settembre 2015 da nickvi77

 
 
 

UN MIGRANTE AL CHIETI

Post n°32604 pubblicato il 14 Settembre 2015 da nickvi77

«Sono Lamine Diatta, voglio giocare con voi». Con queste parole un giovane migrante del Gambia di 18 anni, sbarcato in Italia a bordo di un barcone, si è presentato verso la fine di agosto alla porta del Chieti Calcio. Di fronte a tanta sicurezza, i dirigenti neroverdi non hanno battuto ciglio. E il ragazzo, che fino a qualche giorno prima era ospitato nel centro di accoglienza di Alba Adriatica, si è ritrovato in campo. Allenamenti, docce, partitelle. Nessuno dei compagni di squadra ha dubitato di avere di fronte il mitico ex difensore del Senegal, ex pilastro dell’Excelsior di Dakar. La verità è venuta fuori solo dopo. «Come facciamo con tutti i calciatori, abbiamo chiesto al ragazzo di portarci i documenti. Ma non sono mai arrivati», ha spiegato Massimiliano Rebba, presidente della giovanile Chieti. E dopo qualche giorno il ragazzo, che in precedenza aveva provato ad essere ingaggiato anche dal Pescara, è stato riportato al centro migranti.

(CORRIERE)

 
 
 

DOCCE D'ACQUA AD AUSCHWITZ

Post n°32603 pubblicato il 14 Settembre 2015 da nickvi77

Un gesto di cattivo gusto. Senza dubbio. Le docce con spruzzatori di acqua vaporizzata per combattere il caldo dell'estate polacca sono state piantate all'ingresso di Auschwitz e sono diventate un "pugno allo stomaco" per alcuni israeliani in visita al campo di sterminio dove sono stati uccisi un milione di ebrei. La mente è subito corsa alle camere a gas, camuffate da sale doccia, dove il letale acido cianidrico del Ziklon B si spandeva dai fori sul soffitto senza lasciare scampo. La decisione della direzione del Museo di installare quelle docce per contrastare l'afa ha suscitato pero' un vespaio di polemiche dopo la prima denuncia di alcuni visitatori. ''Non appena sono sceso dal bus e ho attraversato il congegno delle docce - ha raccontato a Ynet Meyer Bolka un israeliano in visita al campo - sono rimasto scioccato". "Un pugno allo stomaco", l'ha definito con più precisione. Poi, deciso a chiedere spiegazioni, Bolka è andato diritto da uno degli impiegati del museo. ''Con tutto il rispetto - gli ha detto - mi ricordano le camere a gas''. ''Penso che in un posto come questo - ha poi spiegato - avrebbero dovuto riflettere meglio sul tipo di connotazione che avrebbero suscitato. Se vuoi far sentire meno caldo alla gente, devi trovare una soluzione diversa. Non e' stato proprio piacevole vedere quegli spruzzatori''. Se l'installazione agli occhi dei giovani è passata inosservata, alle persone più anziane, secondo Bolka, ha suscitato invece rabbia e risentimento. La Direzione del Museo ha postato su Facebook il suo punto di vista ribadendo che le docce sono state messe "a causa del caldo torrido". "Sono collocate in un unico posto, vicino all'area dove ci sono persone in coda per entrare nel Memoriale", ha spiegato la Direzione. "È un posto sotto il sole pieno e senza possibilità di ombra". Le docce con gli spruzzatori - ha continuato il Museo - sono state installate nei giorni di massima afa e sono rimosse quando la temperatura scende. Per il Memoriale - ha concluso il Museo - "è molto duro commentare alcuni riferimenti storici fatti, visto che gli spruzzatori di aria vaporizzata non sembrano docce mentre le false docce approntate dai tedeschi in alcune camere a gas non erano usate per immettere il gas che usciva in maniera completamente diversa: e cioè attraverso buchi sul soffitto o prese di aria nelle pareti".

(PANORAMA)

 
 
 

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