ATIPALERMO2008

FASCIE PRIORITARIE


 Per i precari docenti di lungo corso rimasti senza contratto siamo alla resa dei conti, il ministero dell’Istruzione ha reso ufficiale la tempistica per definire le graduatorie degli elenchi cosiddetti “prioritari”, sarà immediatamente dopo il ponte dell’Immacolata: dal 9 all'11 dicembre. I singoli istituti potranno quindi visualizzare gli elenchi di loro competenza a partire dal pomeriggio del 14 dicembre, utilizzando la funzione "convocazione dalla fascia prioritaria". Il Miur ha sottolineato, comunque, che la novità delle graduatorie “prioritarie” non andrà ad interferire sulle supplenze attualmente in corso: non si interromperanno, quindi, i contratti già sottoscritti.La soluzione proposta dal Miur, con l’accordo della maggior parte dei sindacati, e approvata dal Parlamento, continua a non piacere ad una buona parte dei diretti interessati: tanto che cinque di loro, appartenenti al personale Ata, da lunedì scorso stanno conducendo a Palermo lo sciopero della fame proprio per trovare altre soluzioni al problema del precariato. Venerdì uno dei cinque, PIETRO DI GRUSA  è stato costretto ad abbandonare la protesta perché vittima di un malore: a darne notizia sono stati gli stessi precari posizionati davanti all’edificio della Regione all’interno di una tenda. "Uno dei nostri amici e colleghi che da domenica presidiano il palazzo della Presidenza della Regione ed è in sciopero della fame – si legge in una nota dei precari - è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico a causa delle sue condizioni di salute. Per combattere la sua battaglia per il diritto al lavoro, Pietro aveva sospeso le sue cure mediche. Di ciò erano informati tutti. Anche la prefettura e il presidente Lombardo. La domanda è sempre e solo una. Dobbiamo morire per fare valere i nostri diritti?".Nel frattempo gli altri quattro precari - Calogero Fantauzzo, Giovanni Bologna, Agata Calcavecchia e Pietro Prester - non hanno intenzione di fermare lo sciopero, avviato davanti palazzo d'Orleans all'indomani della Assemblea nazionale di Palermo dove sono emersi tutti i limiti dell'approvazione del regolamento di accesso ai cosiddetti contratti di disponibilità contenuto nel decreto legge `salva-precari' (diventato legge 167/09).