Gira e Rigira

Lettera ad un'amica...


... affidata alla LUNA...                                                        ovvero: " LA NUOVA  ADOLESCENZA"...
Cara S.,solo oggi, ho letto il tuo Messaggio più recente nel Blog e sono rimasta chiaramente "turbata"...E' una strana età la nostra! Un'età di transito che ci accompagna verso la Terza Età (60/80) e poi alla "Quarta" (>80) e, come tale, è molto più difficile da percorrere perchè piena di timori ed ansie per ciò che deve ancora accadere...Se si pensa alla "Curva della Vita" come ad una "parabola" con il vertice volto verso l'alto, probabilmente, potremmo paragonarla al tratto di curva della "Adolescenza"... con tante ansie, curiosità e desideri di Vita che ci creavano quel malessere... il noto "malessere adolescenziale".La Differenza sta però nel fatto chequesta NUOVA ADOLESCENZA  è posta nel ramo discendente di quella parabola, e così mentre quella ci avrebbe condotto verso il vertice della curva - l'Acme della Vita (che non necessariamente coincide con una età anagrafica!) - ora, questa Nuova Adolescenza, ci accompagna alla "Vecchiaia" e poi alla "Morte"...Due parole queste mai facili da pronunciare ma soprattutto poi se si devono riferire a noi stessi, per tutto ciò che sappiamo vi è connesso... ...e certamente l'andamento sociale non semplifica anzi tende ad aggravare gli spunti di riflessioni su di esse....Pur condividendo empaticamente il tuo attuale malessere esistenziale, tuttavia, non posso non dirti che, forse, è più bella questa NUOVA ADOLESCENZA...Certamente è più ricca, più ricca di tutto il bello già accumulato e caramente custodito nel cuore e nella mente, e che nessuno mai potrà toglierci perchè è dentro di noi ... non è un "ricordo" bensì "la Materia di cui Oggi siamo fatte"...E' questo bello intensamente vissuto che consente di archiviare in angoli remoti i momenti brutti che pur non sono mai mancati (forse anche più numerosi, per alcuni) ma ai quali, ti confesso, non rinuncerei se dovessi poi anche rinunciare ad uno solo dei momenti belli della mia vita.Perché ti scrivo tutto questo sproloquio, pur sapendo di essere una pessima scrittrice e di rivolgermi a chi come Te,al contrario, è una "Donna di Lettere" ed ha il dono del saper scrivere?Semplicemente, forse, per partecipare a Te quelli che sono i miei sentimenti attuali della vita che mi consentono di non fare "sogni sgradevoli" che ritengo, al contrario di Te, non siano una "spia" di un "essere a secco di speranza"... quanto piuttosto, sianodettati da una "ansia"... una "ansia anticipatoria" derivante dalla "paura" di quelle due parole, che come dicevo prima appaiano tanto sgradevoli ( anche perchè stracariche perfino di luoghi comuni amplificati da un sociale disattento e poco speculativo ed orientato...)Cara S., io non credo che si possa dire "les jeux sont faits"...o meglio, ritengo che certi giochi siano stati fatti ma che molti ancora possano esseri giocati...Seppur banale appare la solita frase "L'importante non è vincere: è partecipare", ti confesso che essa è per me un po' la frase-mascotte nel Gioco della Vita...Non amo molto la "competizione" - nel mondo reale così come, più recentemente, in quello virtuale - e quando mi accorgo che qualche mio intervento tende a stimolare un gioco di "competitivià" (anche se diversamente "mascherato") mi ritiro in buon ordine in un mio "comodo e sano isolamento" ...che nulla ha della "solitudine" quanto piuttosto ha dello "spazio meditativo" e proprio nel senso di "Meditazione Orientale"... ed in esso mi ricarico...Sì perchè secondo me la"UNICA VERA COMPETITIVITA'COSTRUTTIVA" nel "VIVERE PIENAMENTE LA VITA" è la "COMPETITIVITA' CON SE STESSI"!Se ancora non ho imparato a fare qualche cosa, quella carenzaè per me lo stimolo per inventare un nuovo gioco sperimentale con me stessa e con la Vita... ed è così che, giorno dopo giorno, in compagnia o in beato isolamento, affronterò le gioie e i dolori che saranno disseminati sulla Via della Vecchiaia fino al momento ultimo della mia Vita, che spero tanto possa accadere dolce ed indolore per me e per chi mi vuole bene!...Cara S., tutto questo non significa chiaramente che ho trovato un modo per "non sentire il malessere della vita" quanto piuttosto significa che, nel sentirlo, provo a ricercare in quella "bellezza di vita" - di cui parlavo all'inizio e che, ormai, è entrata a costituire la mia stessa "materia attuale" - - l'ENERGIA VITALE per "Continuare a Giocare" senza "annoiarmi" perfino nella noia stessa.Ti voglio bene, anche senza conoscere la Tua Persona che, tuttavia, mi sembra di percepire empaticamente.Ti abbraccio Rosy_____________________________________________________Magari di questa lettera a Te, ne farò un "post" e te lo dedicherò...
(cllicca sull'immagine...)