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CITROEN C4 Picasso


 C4 Picasso – Test Drive
 
Altre immagini Montauban (F) - Una veranda. Un solarium. La sala d’aspetto di un aeroporto. Con le ruote. È una constatazione, quasi un riconoscimento: un complimento insomma. La nuova Citroen C4 Picasso è un soggiorno viaggiante: è comoda, silenziosa, spaziosa e incredibilmente luminosa grazie al suo nuovo parabrezza stratificato panoramico di serie, uno dei 22 primati della vettura per il segmento.
Citroën ha fatto la lista dei record e anche su quelli articolerà la campagna pubblicitaria e promozionale a sostegno del porte aperte in calendario il 21 e 22 ottobre. Stuzzicante anche il prezzo di lancio: 19.900 euro per la versione entry (1.8 benzina 16 valvole 127 cavalli) per i primi 3 mesi.
La Citroen C4 Picasso sfida l’agguerrita concorrenza (in particolare Opel Zafira alla quale contende la leadership delle vendite) con prezzi competitivi e misure rassicuranti, una sorta di via di mezzo tra la Xsara Picasso e la C8. Citroen C4 Picasso è lunga 4,59 metri, ovvero 13 in meno della più voluminosa sorella maggiore e 32 in più della gemella minore ed è larga 1,83 (-2 e +8 centimetri) per 1,66 di altezza. A guardarla sembra grande anche se non enorme. Una volta seduti, invece, sembra enorme e non solo grande.
È chiaro: i suoi 6,4 metri quadrati di superficie vetrata complessiva (incluso il tetto panoramico, disponibile come accessorio a 650 euro) la fanno sembrare una veranda. Considerando poi una completa rivisitazione degli interni con spazi ricavati eliminando la consolle centrale (molti comandi sono stato posizionati attorno e sul volante), la sensazione è quella del soggiorno di una abitazione. Anche perché la seconda fila di posti (3) è articolata su sedili di pari dimensioni, con un ampio spazio per stendere le gambe. I sedili anteriori possono disporre anche di due tavolini reclinabili per i passeggeri della seconda fila. Bisogna solo ricordarsi di spegnere la luce che li illumina perché non è automatica. Non sarà quella a scaricare la batteria, ma…Al solito, risultano un poco sacrificati i posti della terza fila, forse meno che su altre vetture del segmento. Tutto sommato funzionale il dispositivo per agevolare l’accesso agli ultimi due posti che sposta e reclina il sedile.
Gli ingegneri di Citroën sono riusciti a ottimizzare la distribuzione degli spazi fino a rastrellare ben 208 litri di capacità del vano portabagagli con l’allestimento a 7 posti. Diventano 576 in quella, più tradizionale, a 5 e sfiorano i 2mila (1.951) sfruttando al massimo le potenzialità di C4 Picasso, cioè con la configurazione a 2 posti e riempiendo anche in altezza utilizzando l’intera lunghezza di carico (2,06 metri). Grazie ad un già sperimentato meccanismo è anche possibile modificare (abbassare) di 14 centimetri l’altezza del vano di carico. Non stupisce, quindi, che i portavoce della casa francese annuncino larghezza interiore ancora una volta da record per il segmento.Al posto della consolle centrale è stata ricavata una cella refrigerata che può ospitare anche una bottiglia da un litro e mezzo. Davanti sono stati inseriti anche altri due vani: uno di fronte al guidatore e l’altro di fronte al passeggero. Comodo quello di destra mentre quello di sinistra può venire impiegato praticamente solo con la vettura ferma per non intralciare la guida. Il parabrezza panoramico ha imposto soluzioni “aerospaziali” per le alette parasole che scivolano lungo il soffitto. Questa scelta ha imposto la rinuncia alla maniglia che il passeggero anteriore cerca disperatamente.
Invece, ogni fila può personalizzare l’impostazione della ventilazione. Nella fila davanti i due passeggeri hanno i comandi del climatizzatore ai lati, così come la seconda fila che, tuttavia, controlla “solo” l’intensità dell’aria. Importanti le dotazioni di serie sul fronte della sicurezza sulla quale Citroën ha investito ancora in fase di costruzione con diversi inserti rinforzati.Quasi “new age”, C4 Picasso vanta un particolare assortimento di luci soffuse (esiste un pack specifico) di grande effetto. Quanto sia necessaria è un altro discorso, ma il fascino è indiscutibile: di nuovo, la morbida atmosfera di casa propria. I motori disponibili sono 4: due benzina (l’1.8 16v da 127 cavalli ed il 2.0 16v da 143) e due a gasolio (l’1.6 HDi Fap da 110 cavalli ed il 2.0 HDi Fap da 138). Entrambi i propulsori benzina sono già stati sperimentati sulla C5.I dati essenziali Nel test drive francese era disponibile il 2.0 che ha confermato la sua validità anche dovendo spingere una vettura da 1.600 chili (oltre 2.200 a pieno carico). La velocità massima è di 195 all’ora con il cambio manuale pilotato e scende a 190 con quello automatico. Interessanti i consumi a ciclo misto evidenziati dalle schede tecniche: 8 litri per 100 km con il cambio pilotato e 8,9 con quello automatico.I motori a gasolio presentano di serie il filtro antiparticolato. La velocità di punta (195) tocca alla versione da 138 cavalli assistita dal cambio pilotato mentre per i due modelli da 110 cavalli (trasmissione manuale e pilotata) si arriva ai 180. I consumi a ciclo misto oscillano fra i 5,7 (110 cavalli cambio pilotato) ed i 6,1 litri per 100 km (138 cavalli). Con il gasolio viene dunque premiato il cambio pilotato che, tuttavia, non risulta proprio morbido malgrado un tempo di variazione compreso fra i 650 (manuale) ed i 750 millesimi di secondo. Si comporta meglio sul propulsore a benzina.Di serie, C4 Picasso offre tra le altre cose anche Esp ed Abs, il freno di stazionamento (insolitamente collocato al centro, sotto il quadrante luminoso che contiene quadrante e navigatore) e l’assistenza per le partenze in salita. Per due secondi, dopo aver sollevato il piede dal pedale del freno, la vettura resta ferma per consentire la ripartenza. Fin dalla versione di ingresso, Citroën fornisce anche il limitatore/regolatore di velocità.
Su stradaSu strada C4 Picasso è facile da guidare anche se occorre prenderle un po’ le misure, soprattutto al volante dove sono concentrati un numero impressionante di comandi. Bella,fluida e dinamica, la C4 Picasso si comporta più come una wagon sportiva che una paciosa monovolumi, confermando l’ottima tradizione Citroen in tema di tenuta e stabilità.Aggressiva la politica sui prezzi: per i primi 3 mesi, il prezzo della versione di ingresso (1.8 16v benzina) sarà di 19.900 euro, praticamente mille euro in meno rispetto al listino. Poi, la forbice di prezzo oscillerà fra i 20.850 ed i 29.800 della 2.0 HDi 16v 138 cavalli con Fap in allestimento Exclusive.
M.E x Infomotori.com, 19-10-2006