Should I stay

La bruma

Fuga dalla moralità.

Morbosi, infami ricordi repressi.
Nulla si riallaccia al Tutto.
Ancora, e per sempre.

XANAX

palindromoonomatopeicosupercalifragilisticotraguardo.

L'insulsità di chiamarsi Earnest.

UDITE, UDITE,

Dantevi fatal annunzio di riunione cenicola tra venticinqu'ore al mio maniero di campagna,
annunzio fatal Rumbla Reale onde assegnare la Cinta di Miglior SuperForte Lottator del Circondario che il detentore, Firpo Guerrero, dall'ispanico idioma e d'idiota aspetto, mette in palio per ritiro dall'attività causa vecchiaia (20 anni), ma soprattutto per problemi legati al fegato, e per il fatto che la cinta non gli sta più.

Ei si fregia di aver stabilito il record di possedimento della Cinta (non senese) per più di sei (6) mesi (causa fuga e cellulare sempre staccato), mettendola in deretaneo orifizio ad ogni qualsivoglia pretendente.

Adesso, stanco di scappare, Il Guerrero (noto estimatore di pesce al grido di Viva la Razza!), ha accettato un miglionario contratto ad appariscizione offertogli dalla federazione ECW ( Everybody Cursed Wrestlers) in qualità di commentatore e offritore di bivande e vibande (magnà e bève).

Indiondeperqui Ogniuno di voialtri è invitato al banchetto che si terrà, tra una bevuta e l'altra, nel luogo non indicato o specificatamente circonciso ad una unica medesma zona.

Accorrete numerosi!
(basta che qualcuno mi porti in là a un'ora decente e mi dia na mano a coce' qualcosa)

Vi lascio con una Sberla di saggezza:

Chi vuol esser lieto sia, a tu il cazzo a me la fìa.

P.S. tra du ore se ne riparla nel mio ufficio.

P.P.S. il mio ufficio è il tubba tirra. BIAO

In the End.

Conclusione.

La vita è assurda, incoerente, o, per usare un termine tanto caro agli snob filantropi illuministi, "irrazionale".

Angosciante, affannosa, continua ricerca di interessi, quando non stentata sopravvivenza.
Delirante interrogativo annichilente, creatrice di miraggi lontani e distruttrice di ogni vicina certezza.

Sarebbe così facile, così probabile non essere, e invece siamo, noi e qui, nel dubbio della morte che ci abbandona alla nostra follia, programmata, programmatica, umana.

E' troppo incomprensibile, la vita, per essere accettata nella sua semplicità, e l'Uomo cognitivo, intellettivo, ricettivo e scarsamente intuitivo non può accettare un mistero ignoto e irrisolvibile, nemico del certo e del prorogabile.
Quindi lo insabbia.

Lo copre di faccende,di impegni, lo imbottisce, di obblighi e diritti, lo forgia nella ratio e lo plasma insieme ad ovvie ottiche universalistiche.
E chi si esime dal macabro e perverso omicidio dei sensi, chi segue il vero percorso della vita, viene tacciato di irresponsabilità, di ignobilità, di pazzia.
Ma lo sanno, gli aguzzini invidiosi, che non a loro si riferiscono proferendo quegli insulti, lo sanno a chi mirano, ma non hanno cuore a rivolgersi a lei.
Vorrebbero odiarla, la vita, e sputarle, vorrebbero offenderla e minacciarla, perchè la loro forza è tale finchè Lei vorrà, finchè loro saranno vivi.
E invece no.
Non lo sanno.

E vivono felici.

Inizio.

Animo sadico.

"Il mio modo di pensare, dite, non può essere ammesso.Che importa?
Assolutamente pazzo è chi adotta un modo di pensare per gli altri!
Il mio è frutto delle mie riflessioni; concerne la mia esistenza, la mia organizzazione:
non sono padrone di mutarla; se lo fossi, non lo farei.
Questo modo di pensare, che voi biasimate, è l'unica consolazione della mia vita: allevia ogni mia pena in prigione, forma ogni mio piacere al mondo, ad esso tengo più che alla mia vita.
Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia infelcità, è quello degli altri.
L'uomo ragionevole, che disprezza i pregiudizi degli sciocchi, diventa necessariamente il nemico per loro; deve aspettarselo e infischiarsene."

Grappapark

Riscopro lentamente, sfogliandolo dei petali urticanti della sincerità e della coerenza, di cui con tanta fatica ero riuscito a ricoprirlo, il tran-tran dell'io-tu, meramente, spudoratamente inconsistente nella sua falsità..eppur così caro ai più.
Sorrido tristemente a chi nota in me un cambiamento, a chi si entusiasma per la mia costruttività, a chi gode nel non sentirmi più poco interessato ai propri affari, ma partecipe, attivo ed entusiasta di realtà che non sono mie.
Sconsolato, mi rifiuto di credere che siano così semplici e immediate le dinamiche del raggiro, ma mi convinco che le persone Intelligenti non se ne servono, e allora capisco.
Mi adeguo, allora, chè ce n'è necessità, ma non sono tranquillo, mi sento ancora un lupo travestito da pecora, è questo il mio orgoglio, la mia identità, la mia dignità.
E sia, allora.
Sarò quel che volete, sarò gioioso e stupito, curioso, terzomondista e rapito da bellezze sia turpi che banali, mi sveglierò la mattina col sole nel cuore, e sarò io stesso sole, se sarà necessario, combattivo, reattivo, acerrimo nemico di presunte ingiustizie, osservatore distaccato, retrattile di fronte a quelle vere, e da fuoco e vento diverrò acqua, e prenderò ogni forma che desideriate.
Perchè, voi mi insegnate, un "buon amico" è sempre meglio di un uomo sincero.

TRUMEROL

-Grandfather?
-Yes?
-Who were those four men?
-Who were they?

WERE THE METAL KINGS!!!

Mongoloid

OhiOhi (che non è un grido Sharp...)

Quando  mi riprendo da martedì vi faccio un fischio, ho ritrovato il cellulare ora, per comunicazioni di servizio rivolgersi all'apposito sporCello.

Testa di cazzo

Eh, lo sapete che sono fatto male; sono così...
Ma sono fatto male almeno quanto quelli che dicono "Mi piace divertirmi" o "Che fai,non balli?".
A parte che se dico che mi diverto, quelle rare, rarissime volte che mi diverto a divertirmi, intendiamoci, vuol dire che sto facendo qualcosa che mi piace, no?
Quindi ponendo l'equazione A) MI DIVERTO=FACCIO QUELLO CHE MI PIACE e sostituendo il termine A nella frase MI PIACE A, magari coniugando il verbo almeno fin quando non risulta orecchiabile, il risultato sarà (o dovrebbe essere, come diceva sempre il mio prof di matematica al liceo...) MI PIACE FARE QUELLO CHE MI PIACE.
Che mi sembra anche giusto, a parte casi, in crescita esponenziale, di gente, homuncoli & affini a cui PIACE fare quello che NON GLI PIACE, e, meglio, NON PIACE fare quello che GLI PIACE.
Ottimo..partendo da quest'assunto filosofico entrato oramai nel vivere comune la mia scelta potrà cadere tra essere un idiota e/o un ipocrita.
E questo è strano, perchè le condizioni di partenza mi sembrano distanti, opposte,antitetiche, e le soluzioni così vicine, ciccine, piccine.

Agli altri, i balloquerenti intendo, rispondo ora una volta per tutte:
NO, NON BALLO, è inutile che me lo chiedete, sono un ceppo di e anche senza legno, mi vergogno, e per questo non mi piace, lo odio e odio quelli che ballano e poi vengono a chiedermi "Che fai, non balli?"!
EVIDENTEMENTE NO! e vattene affanculo ora, che sono geloso.

Bah, che rottura di cazzo madonna ignobile.