Creato da ACUL77 il 21/04/2013

Le caravelle

Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.

 

Modena City Ramblers - Ninna Nanna

Post n°10 pubblicato il 25 Aprile 2013 da ACUL77
 
Tag: Musica

 
 
 

Leonida

Post n°9 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ACUL77
 
Tag: Storia

 
 
 

Dove er mai!

Post n°8 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ACUL77
 
Tag: Poesia
Foto di ACUL77

Dove eri mai, mio Dio quando a Dachau ad Auschwitz si compivano misfatti orrendi?

E dove sei quando angosciati da dolore, chiediamo perhè il tuo silenzio ci opprime?

E vero noi cerchiamo Dio ma non la croce.

Qual'è allora, il senso, il ruolo della sofferenza, nell'economia della salvezza?

Qual'è il posto di Dio?

E dio a volere il dolore dell'uomo o il dolore dell'uomo è lo scacco di Dio?

Io purtroppo mi accorgo che interrogando Dio tro, forse, un responsabile.

                                               Mia zia Flora Innucci

 
 
 

Luoghi sconosciuti, spazzi infiniti

Post n°7 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ACUL77
 
Tag: Poesia
Foto di ACUL77

 

Da sempre l’uomo è affascinato dall’esplorazione di luoghi diversi da quelli natali. Siamo spinti inconsciamente verso nuovi confini, come se al loro giungere trovassimo quella mancanza che imprigiona il nostro animo. Una forza invisibile attrae i nostri sensi verso di essa. Un palpito che senti risuonare incessantemente nella tua mente, ritma un suono antico come l’universo. Quel ritmo che nascondi dentro, perché non riesci a comprendere, un giorno si libera dalle catene della moralità e vola alto verso il cielo con audace serenità.  

Per questo chi scopre l’arte del viaggio, apre allo stesso tempo un nuovo mondo alla sua anima. Il gusto dell’avventura lo senti soltanto avventurandoti verso luoghi inesplorati e confini lontani. Non importa quali luoghi esplori, quali spazzi calpesti con la tua massa. L’importante è esserci, assistere quei luoghi. Portare la tua ombra a riflettere la tua immagine sarà sicuramente la manifestazione incomputabile della tua presenza in quel luogo, lasciare un segno tangibile di te, del tuo passaggio è una conquista, un appagamento.

                                                                                                                                    L.& C.

 

 
 
 

Un semplice pensiero

Post n°6 pubblicato il 23 Aprile 2013 da ACUL77
 
Foto di ACUL77

 

Un giorno, sento squillare il telefonino. Penso istintivamente: “Qualcuno rompe nuovamente le palle”. Guardo lo schermo del cellulare e leggo il nome di mia madre. Allora in silenzio ritratto da buon figlioletto i cattivi pensieri, come se lei mi avesse ascoltato.Cerco di purificare il mio animo sperando di espiare questa ennesima colpa. Rispondo rimuginando ancora una volta a ciò che avevo pensato in precedenza.La sua voce debole e commossa mi chiede se sapevo ciò che era accaduto. Ignaro di tutto, provo a pensare per qualche secondo cosa poteva essere avvenuto di tanto drammatico.La sento nuovamente ripormi la domanda, questa volta aggiungendo il pianto alla fine della frase. Innervosito, le chiedo di darmi una spiegazione, di porre fine a quell’inutile agonia. Fu in quell’istante che venni a sapere che mio zio Gennaro, o come voleva farsi chiamare Rino, era morto la mattina per infarto. Le forze mi vennero meno, ma stranamente rimasi in silenzio senza versare lacrima e senza dire una parola. Pensai soltanto: “Il secondo zio nell’arco di pochi anni ad avere abbandonato questa terra per infarto”. Struggente, la sofferenza mi morse il cuore. Il silenzio mi avvolse l’anima e la tristezza comparve all’improvviso lasciandomi senza fiato. Fu un attimo, realizzai il tutto e mossi i miei passi verso mio figlio che mi guardava aspettandosi un gesto verso di lui, magari una carezza, un abbraccio o semplicemente una risposta alla sua richiesta di venire in braccio. Il mio sguardo allora cambiò, mi promisi di non piangere dinanzi a lui, avrebbe compreso dal mio volto una sofferenza che ancora non poteva comprendere. Lasciai per un secondo il ricordo lontano, ripresi a giocare con mio figlio, aspettando l’attimo adatto per piangere la morte di mio zio. Pochi comprendono quali volti può assumere il dolore. Molti osservano e pochi meditano, il dolore è parte di te e se lo lasci trapelare come fosse niente, vuol dire che non lo senti intimo. Non lasci a nudo nessuna parte del tuo corpo senza provare imbarazzo, non esprimi i tuoi pensieri privati senza essere certo che chi li ascolti sia un tuo sicuro amico, non scopri la tua anima di fronte a tutti certo che alla fine questi la giudichino.Piansi mio zio soltanto quando mio figlio si addormentò due ore dopo. Soltanto allora chiuso nella mia profonda intimità, pensai a quanto era avvenuto. Fu solo allora che le lacrime scivolarono sul mio volto e la forza irrompente del pianto usci con foga dal mio animo. Rimasi in silenzio per diversi minuti, scossi il capo e decisi che avrei dovuto riprendermi. Guardai per qualche secondo delle foto che avevo di lui nel cassetto.Visitai il suo Blog, leggendo accuratamente i suoi pensieri. Provavo a comprenderli meglio, leggerli diversamente da come avevo fatto fino ad ora. Sentivo che in quei righi si nascondeva la sua anima, il suo pensiero. Portai le mani al volto nascondendo la maschera della sofferenza, piangevo e tanto. La mia collera divenne sempre più forte. Ancora una volta questo dannato “tempo” aveva portato via una parte della mia famiglia. Inesorabile mi aveva lasciato più di una volta nel dolore e nell’afflizione. Questo dannato susseguirsi di secondi, minuti, ore avevano ancora una volta trascinato il mio dispiacere verso un orizzonte irraggiungibile se non con la mente. Ripresi il controllo della mia vita, anche se sapevo con esattezza che questa non sarebbe più stata la stessa. Ora il mio animo agirà diversamente sapendo che ancora una volta il “tempo” doloroso avversario di questa mia battaglia, sta lentamente scavando le trincee attorno al mio schieramento. Sì perché sento che alla fine, ancora una volta, questo strapperà un’anima dalla mia famiglia portandola via da me, se non addirittura porterà via me stesso. E allora, soltanto in quel preciso istante, quando danzerò con i miei avi nel limbo dell’aldilà, potrò finalmente stringerli forte tra le mie braccia senza temere alcuna forma di separazione perché questa volta saremo insieme in eterno.

L. & C.

 

 
 
 

Ridere non è un brutto modo per iniziare un'amicizia, ed è senz'altro il migliore per terminarla.

Oscar Wild

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

faretta1fuggevoleturchese0sciarconazzimivuoimantenereangela.sofolunachiara5ACUL77naar75paola_spagnastrong_passionbabyin71semprepazzaholly_redaishalunamauriziocamagna
 

ULTIMI COMMENTI

...un esibizionista che voleva risolvere il suo disagio con...
Inviato da: rimandarino
il 06/05/2013 alle 11:30
 
Scusa gli errori ma ti scrivo con il telefono da un treno...
Inviato da: Maurizio mozzoni
il 30/04/2013 alle 21:11
 
Come posso non essere d'accordo con te caro...
Inviato da: maurizio mozzoni
il 30/04/2013 alle 21:09
 
Scusa per il ritardo. Ho avuto il computer bloccato. Un...
Inviato da: ACUL77
il 29/04/2013 alle 10:40
 
Un saluto, buon fine settimana. :-)
Inviato da: Persa_nella_Rete
il 27/04/2013 alle 02:47
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963