SCRIVIAMO

art. 1- L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.


Il lavoro…già! Giuro che non pronuncerò neanche una volta “precario”, troppo inflazionato.Dioccupato? Noo!! assolutamente out. Definiremo chi non ha lavoro fisso, un diversamente occupato.Tutti desiderano un lavoro.Per quei pochi che riescono a districarsi dalla giungla dei CoCoPro implacabile la metamorfosi. Lenta, subdola la trasformazione in quell’ecomostro contemporaneo metà uomo e metà gratta e vinci. Una volta preso o’posto, una strisciante dinamica si sviluppa tra i nostri ex diversamente occupati per i quali l’unico chiodo fisso: “Ma perché devo andare a lavorare?” Meglio dunque ricevere direttamente l’assegno sul BancoPosta, diciamo 2000 euri? Per le spese essenziali.Tanto la casa ce l’ha mammà, la macchina gliela dà papà, la ragazza pure gliela dà…L’altro giorno dal ferramenta oso chiedere al commesso: “Scusi quanti metri sarà il filo della motosega in vetrina?”Quello mi lancia un’occhiata che dice: “Ma proprio a me lo chiedi?” “A chi lo devo chiedere? a soretà, me toccherebbe annà fino alla Salaria…a quell’ora poi…mentre tu…..”La motosega costa intorno ai 100 euri, mica un centesimo.Il cliente ha sempre ragione, ma oggi solo se schiatta e prima devolve il suo patrimonio a te. Vi sembra un pensiero idiota, forse?Perché uno sconosciuto dovrebbe farvi ereditare le sue sostanze senza neanche conoscervi? Perché siamo nella società del colpo di culo. Sabato 8 gennaio 2011...la motosega l'ho poi comprata, non dal ceretino, qui al borgo dal ferramenta di fiducia, il quale mi ha spiegato che lo strumento è dotato di un moncherino di filo perchè comunque va utilizzata con la prolunga...