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Fiat/ in stallo trattative tra Tesoro Usa e creditori ChryslerWsj:distanti valutazioni gruppo in caso liquidazione fallimentare
© APCOMRoma, 10 apr. (Apcom) - Sono finite "in stallo" le trattative tra gli oltre 40 creditori di Chrysler e il Tesoro americano, in merito alla valutazione sul valore del gruppo nell'ipotesi di una liquidazione tramite procedure fallimentari. Lo afferma il Wall Street Journal. Le parti in campo fanno valutazioni molto distanti tra loro.Citando fonti vicine alla trattative, il quotidiano riporta che alcuni banchieri ritengono che dovrebbero ricavare oltre 70 cents per ogni dollaro investito nel gruppo. Altri aspettano di ricevere dati dettagliati dalla stessa Chrysler per fare una valutazioni. Molto più basse le stime del Tesoro: propone ai creditori 15 cents per dollaro, ovvero dovrebbero accontentarsi di incassare un solo miliardo dei 6,9 totali di credito che vantano verso il gruppo.Questa impasse - rileva il quotidiano - giunge mentre su Chrysler incombe il termine del primo maggio per ottenere concessioni di creditori e stabilire una alleanza con Fiat". Al momento i creditori privilegiati non hanno fatto controfferte al Tesoro, ma secondo il Wsj lo faranno a breve.Tutto questo mentre l'amministrazione Usa sta adottando in generale una linea sempre più dura nei confronti dei creditori sia di Chysler che di General Motors - dice ancora il Wsj, in un altro articolo - nel tentativo di sfilare concessioni per miliardi di dollari da banche, titolari di bon e altri prestatori.In Particolare per Gm "il Tesoro ritiene che la proposta di rinegoziazione del debito sia stata troppo generosa, soprattutto per i titolari di obbligazioni", che detengono crediti per 29 miliardi di dollari e a cui sono stati offerti 8,5 miliardi in contati, più nuove obbligazioni e il 90 per cento del capitale della stessa Gm. A Gm il Tesoro ha già concesso prestiti di aiuto pubblici da 13,4 miliardi.Già dalla prossima settimana potrebbe arrivare una nuova offerta al ribasso anche per i creditori di Gm. Nel suo caso il termine per un'intesa è la fine di maggio. Tutte queste trattative, conclude il Wsj, avvengono sia in maniera diretta che indiretta, per prepararsi all'ipotesi di una procedura fallimentare sulla base del 'Chapter 11' delle normative Usa.Intanto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, si trova nuovamente negli Stati Uniti per definire un possibile accordo con Chrysler. A riportarlo è 'La Stampa' spiegando che Marchionne, assieme al numero uno di Auburn Hills, Bob Nardelli, ha incontrato banche e sindacati.L'obiettivo è sciogliere alcuni nodi del progetto di alleanza da presentare all'amministrazione Usa entro il 30 aprile. Non è da escludersi che Marchionne faccia ritorno negli Usa dopo il ponte pasquale.Voz/ Bol