ATTIMI DI VITA

L'Aquila, 6 apr. (Apcom) - Il bilancio del terremoto che ha colpito l'Abruzzo è "di oltre 50 morti accertati". A fare un primissimo bilancio del sisma è il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, uscendo dalla caserma della Guardia di finanza dove è stata allestita una unità di crisi per l'emergenza che ha colpito L'Aquila e la provincia dopo la forte scossa di terremoto di questa notte.

Ma la cifra ufficiale, fornita dal ministro al termine di una riunione con il capo del Dipartimento della Protezione civile a L'Aquila potrebbe aumentare nel corso delle ore. E' piena emergenza nell'ospedale civico de L'Aquila dove si contano - da quanto riferisce il portavoce Ugo Colista - ventisette vittime e diverse centinaia di feriti. L'ospedale sta lavorando praticamente a pieno regime dalla scorsa notte.

Feriti sono stati trasferiti anche negli ospedali di Chieti, Pescara e Teramo.

"L'emergenza ora è cercare sotto le macerie, poi ci sarà la ricostruzione", ha annunciato Maroni, assicurando che "per la sistemazione dei feriti problemi non ce ne sono". Gli sfollati "saranno tutti sistemati in alberghi o in strutture apposite, tutto sarà fatto in tempi molto rapidi". Poi "sarà il momento della ricostruzione".

Entro la giornata di oggi arriveranno in Abruzzo uomini e mezzi per rafforzare la macchina dei soccorsi, ha aggiunto il ministro al termine dell'incontro avuto a L'Aquila con il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. E' previsto l'arrivo, ha sottolineato Maroni, di 100 carabinieri e 100 poliziotti e di circa 1.500 vigili del fuoco da tutte le regioni italiane (esclusa Sicilia e Sardegna) che si uniranno al dispositivo di soccorsi 4 elicotteri e unità cinofili.

Maroni ha poi riferito di aver ricevuto telefonate di diversi suoi colleghi di ministri dell'Interno europei che hanno dato la disponibilità per collaborare con uomini e mezzi all'emergenza in Abruzzo. "Per ora - ha detto Maroni - la macchina dei soccorsi va a pieno regime" e la priorità è recuperare le persone che sono disperse o sotto le macerie.

Nes/Tom/Kat