ESSERCI

Occhi verdastri


Sul treno viaggiava come una zingara..aveva i capelli raccolti in una coda mal fatta,il rimmel smunto sulla faccia bianca e poi..quella gonna lunga per non parlare di quei strani sandali...guardava le sue unghie mangiucchiate e per una volta nella vita era contenta. Contenta che ormai non era più come prima,da domani sapeva che cosa fare:taglio di capelli,pochi capi ma selezionati e cosa più difficile doveva entrare nella taglia 44.Non sarebbe stato facile ma, cosa non lo era stato per lei...farsi violenza nella testa,nel suo fare da bambina vecchia,un pò imbranata e un pò cerebrolesa ma,col tempo avrebbe cambiato anche la carta d'identità con una bella foto..si una gran bella foto,magari con ampia scollatura gra bei capelli e senza quel timore dipinto sul viso...solo che costava sofferenza che sommata ad altra sofferenza poteva solo che dire :"cazzo se ce la posso fare!!!"Era solo la notte che diventava piccola piccola,sola come un rametto che qualcuno aveva spezzato,un passante annoiato che per darsi un tono spezza un rametto per poterci giocherellare.Si aggirava per la cucina come una bestiola,come una bestiola beveva facendo come uno dei suoi gatti,poi ne rideva...pensava al sud,alla sua casa di campagna e a un paio di scarpine che non portò mai in quell'estate del 73'..ne fu teneramente sorpresa,ritornò a letto e non si preoccupò più di tutto il resto...se aveva affrontato tutto quell'inferno,cosa le poteva far paura..?Di sicuro almeno un pò di paura doveva avercela,ce l'hanno tutti un pò di paura,sennò non cè gusto...bisognava cercare qualcosa,qualcuno per poter ingannare il cervello,una nuova paura...Scoprì allora di voler avere paura solo di sè,l'unica entità che nessuno aveva mai considerato come vitale,importante,e dimenticò tutta la merda che le era piovuta addosso fino ad allora...