Creato da azzurraio26 il 14/05/2011
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 26 Agosto 2015 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 26 Agosto 2015 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

La valigia di cartone

Post n°19 pubblicato il 26 Agosto 2015 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

Era partita dal paese con la valigia piena di tutto quello che le sarebbe servito,ignara degli imprevisti che sarebbero capitati di li a poco.Mentre stavano sul treno e si addentravano nel cuore dell'isola per poi riuscirne dall'altra parte,il controllore avvisò tutti i passeggeri che a causa di un imprevisto tutti i passeggeri dovevano lasciare il treno per proseguire su un autobus.La gente prendeva le proprie cose e nel cuore della notte,attraversando i binari,si ritrovarono fuori della piccola stazione di Roccameli,solo lei camminava piano,lenta.Pensava a sua madre,sentiva dentro caldo,un calore salirle sul petto,poi in viso e si accorse che stava sudando.Ormai non poteva ritornare più indietro e poi si disse che se le andava male poteva sempre mollare e cercare lavoro vicino casa,mal pagato, sicuramente ma senza dover per forza strafare.Timorosi di quanto stava accadendo,nessuno si lamentava,le persone pensavano a salire sull'autobus e dopo poco erano tutti seduti;lei arrivò con il suo fare di donna vissuta male,scontenta,i capelli che le uscivano fuori da un'improbabile coda,e alla fine pensò come fanno le vecchie sedute nei vicoli,quando parlando a bocca aperta ridono, mostrando i pochi denti,pensò come loro. e che questo fatto era di sicuro un brutto presagio,anche se con tutta se stessa si prometteva che le doveva andare bene,per forza.Erano solo passati 25 anni ma,lei era ancora lì, su quel treno lasciato a metà corsa,due carrozze sole,nella stazione, nella notte tiepida di ottobre, oppure se ne era ritornata a casa.

Forse la vita stava iniziando adesso,adesso che lo sconforto veniva cullato dalla rassegnazione e che poteva ancora recuperare sul tempo,sugli errori fatti;c'erano tante cose che erano sopraggiunte e poi c'era lei, sua figlia,così diversa ma tanto uguale in fragilità e paura,arrabbiata col mondo ma così assetata di conoscere.

Lei c'era sempre stata nei sui pensieri.Aveva sempre cullato l'idea di poter essere un'altra lei ma,diversa. Lei così richiedente di attenzione che si nascondeva dietro credenze e miti nordici..Aprì la finestra e vide che gli alberi sulla strada si stavano spogliando era il periodo in cui le foglie volano su per l'aria,i rampicanti si tingono di porpora e il tepore di metà giornata avvisa che l'inverno fra un paio di settimane al massimo un mese,sarebbe arrivato.

Odiava l'inverno,il freddo,

 

 

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 22 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 22 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

fragilmenteforte

Post n°16 pubblicato il 21 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

Le mie storie sono pezzi di immagini,spezzoni coagulati,si sono bloccati e non hanno fine,sono tutte le donne che ho dentro..

Donne che ridono della loro fragilita' ridono della vita,sempre attente a non sbagliare e che ricascano perche' l'unico regalo che si permettono:due tre lacrime ogni tanto,non e' vero che siamo tutte persone,non e' vero che se dai amore avrai amore,costruire il palcoscenico costa ma se in gioco la posta e' alta,spietatamente tocca essere,essere per poter rinascere e ogni volta il coagulo diventa crosta.

 

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 18 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 17 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 17 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 17 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 17 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

 
 
 

sugli scalini mangiava granita

Post n°10 pubblicato il 16 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

E la lasciò davanti all'altare come si lasciano un paio di scarpe dopo una giornata,scarpe sudate,scarpe che puzzano

non si voltò neppure,lei lo rincorse disperata,niente,nemmeno una lacrima riusciva a fargli vedere,ghiaccio a pezzi erano diventate le parti del corpo,non riusciva a farlo muovere quel  suo corpo,

lui si allontanò,lei già pensava a tutto quello che da li a poco sarebbe successo,la vita che sarebbe cambiata,la vita che non ci sarebbe più stata,le sue braccia,quella prima volta in cui a casa sua lui le tolse la verginità,senza dargli importanza,come se tutto era dovuto,lei pensò che era un grande bastardo,bastardo buono,quindi bastardo il doppio.

Andò dentro al bar,nessuno la degnò di uno sguardo,chiese un bicchiere di granita,sul banco il bicchiere arrivò come se fosse infetto,quell'occhialuto da sotto le lenti spesse un dito, le disse,300 lire,lei pagò e andò a sedersi sugli scalini...l'erba cresceva tra le crepe della chiesa,tra gli scalini vecchi e rotti....sembrava la scena di un film...

invece era solo la sua vita.

le formiche diligenti seguivano il loro percorso.

Adesso bisognava solo aspettare.

Da allora lei non si fermò più davanti a un paio di pantaloni e una barba incolta,c'era sola la vita, ricominciare dove gli altri si erano presi la libertà di sbattergli in faccia la loro vigliaccheria,il loro disprezzo.

 

 
 
 

Occhi verdastri

Post n°9 pubblicato il 05 Settembre 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

Sul treno viaggiava come una zingara..aveva i capelli raccolti in una coda mal fatta,il rimmel smunto sulla faccia bianca e poi..quella gonna lunga per non parlare di quei strani sandali...guardava le sue unghie mangiucchiate e per una volta nella vita era contenta. Contenta che ormai non era più come prima,da domani sapeva che cosa fare:taglio di capelli,pochi capi ma selezionati e cosa più difficile doveva entrare nella taglia 44.Non sarebbe stato facile ma, cosa non lo era stato per lei...farsi violenza nella testa,nel suo fare da bambina vecchia,un pò imbranata e un pò cerebrolesa ma,col tempo avrebbe cambiato anche la carta d'identità con una bella foto..si una gran bella foto,magari con ampia scollatura gra bei capelli e senza quel timore dipinto sul viso...

solo che costava sofferenza che sommata ad altra sofferenza poteva solo che dire :"cazzo se ce la posso fare!!!"

Era solo la notte che diventava piccola piccola,sola come un rametto che qualcuno aveva spezzato,un passante annoiato che per darsi un tono spezza un rametto per poterci giocherellare.

Si aggirava per la cucina come una bestiola,come una bestiola beveva facendo come uno dei suoi gatti,poi ne rideva...pensava al sud,alla sua casa di campagna e a un paio di scarpine che non portò mai in quell'estate del 73'..ne fu teneramente sorpresa,ritornò a letto e non si preoccupò più di tutto il resto...se aveva affrontato tutto quell'inferno,cosa le poteva far paura..?

Di sicuro almeno un pò di paura doveva avercela,ce l'hanno tutti un pò di paura,sennò non cè gusto...bisognava cercare qualcosa,qualcuno per poter ingannare il cervello,una nuova paura...

Scoprì allora di voler avere paura solo di sè,l'unica entità che nessuno aveva mai considerato come vitale,importante,e dimenticò tutta la merda che le era piovuta addosso fino ad allora...

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 27 Giugno 2014 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

Annalisa e il suo pupazzo

Sotto casa mia passava una bambina con le trecce,appunto Annalisa,a fianco a lei il passeggino del fratellino spinto dalla nonna.Annalisa teneva per l'orecchio un pupazzo celeste chiaro,ristretto dal tempo e dall'acqua calda dei lavaggi in lavatrice.Annalisa non guardava mai in su,non guardava mai il cielo,forse non le importava o forse andava bene così.Forse Annalisa pensava al suo papà,o alla sua mamma...cazzo,certo che ci pensava,solo che si sentiva gelare dentro quando passava per la stradina dietro a quel brutto edificio popolare e sui gradini della scala vedeva quelle troiette che vi abitavano,si, lo erano,cattive,e anche puttane,forse più di mamma,pensava.Pensava sempre che da grande gliel'avrebbe fatta pagare,ingoiare dovevano tutto! Con pietà e con fare da donne vissute, le chiedevano:"lo sai che tua madre è in galera?"Di chi fidarsi se non di Dino,il suo pupazzo,lui che insieme a lei quella notte aveva visto tutto..

 
 
 

Adesso potrei?

Post n°7 pubblicato il 02 Giugno 2012 da azzurraio26
Foto di azzurraio26

Anche stavolta è arrivata una lettera;contiene un nome e un cognome,non il mio,ma mio è l'indirizzo,il civico e il codice postale.Al suo interno un piccolo foglio con una poesia.Si,una semplice poesia!Dice: Adesso si,adesso potrei amarti,adesso che non è più prima.Non ci faccio caso a tutto quello che trovo nella cassetta della posta,ogni volta però è sempre lo stesso disgusto...bollette su bollette da pagare.Ho pensato che nemmeno non facendo più la spesa,nè non mettendo più il carburante potrei risanare il mio triste bilancio e perciò,lascio stare e mi accendo una sigaretta!La sera nel letto penso al nome a cui è indirizzata la busta che da un pò mi viene recapitata:Marisa,si proprio.. Marisa,guardo il mio cane trovato per strada qualche anno prima,per l'esattezza tredici anni e mezzo fa,Venni,che dorme sbavando il pavimento,e mi addormento anch'io.Penso che sto diventando vecchio.

Alla prossima

 
 
 
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