SCIENZA E COSCIENZA NEL 2012: UN NUOVO SCENARIO POSSIBILE

Post n°12 pubblicato il 01 Gennaio 2012 da AZZURROINDACO
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Non esiste un tempo più propizio di questo, per parlare di energie sottili e di nuove consapevolezze spirituali. L’abbondanza di canalizzazioni, il fiorire di siti internet dedicati a questi temi, e l’enorme sviluppo di tutto ciò che viene etichettato come New Age, viene incontro a una massa ingente di persone alla ricerca di se stesse e di una soluzione a problematiche psichiche e psicologiche, dai contorni e dalla definizione talvolta sfuggevoli.

    Malesseri spirituali e fisici, aspetti di sé che prima non si conoscevano, e un desiderio quasi bruciante, compulsivo, di trovare una spiegazione a quanto ciascuno sta percependo in questi anni, vanno al di là di ogni logica e teoria fino ad ora ritenuta “ufficiale”, e quindi, in un certo senso, “politically correct” (o socialmente accettabile).

     Fino a due decenni fa gli “scettici” erano coloro che, facendosi baluardo dei paradigmi della scienza e della tecnologia in rapido progresso, ancora tipici ed esclusivi del mondo occidentale, combattevano una battaglia nei confronti di tutto quanto potesse essere stigmatizzato con le etichette di “magia e superstizione”. Le ricerche mediche e lo sviluppo di nuovi sistemi riproducibili in serie, per apportare benessere nell’ambito di un sistema di massa da tutti automaticamente accettato, insomma tutto questo pacchetto di conoscenza e di servizi all’utente, erano capaci di garantire un’infallibile sicurezza e un potente collante per le società benestanti dei Paesi Avanzati in ogni ambito umano.

La ricerca spirituale era deferita ai sistemi di credenze consolidati, oppure al retaggio, questa volta, sì, accettabile anche se anticonformista, delle tradizioni orientali. D’altra parte, il fallimento delle cure in ambito medico non pesava affatto, sui piatti di una bilancia tarata sul bisogno di sicurezza e sulla garanzia di poter nascere, vivere e morire all’interno di un sistema protetto e collaudato chiamato “Stato sociale”.

Oggi le cose sono evidentemente cambiate: il sistema economico mondiale è messo in crisi dagli sconvolgimenti incontrollabili dati dall’emergere dei Paesi del Terzo Mondo, divenuti eccessivamente competitivi sul piano globale, e come tale non sembra più in grado di controllarne le variabili impazzite, né i malumori ciclici dei vari “indignados” del caso.

Una Rete virtuale accessibile a tutti è in grado di muovere informazioni da un capo all’altro del Pianeta alla velocità di un click, mentre ovunque, nell’ambito delle società occidentali, si registra l’aumento vertiginoso di coloro che, in barba a tutte le discipline mediche finora riconosciute dagli Stati e dalle lobbies farmaceutiche, si rivolgono, per la cura delle proprie malattie del corpo e dell’anima, a terapeuti in grado di lavorare con energie invisibili.

Concetti come quello di “chakra”, “meridiani”, “biofrequenze” etc. sono diventati anzi il vessillo di una nuova classe di terapeuti, talvolta medici stessi delusi dalla mancanza di riscontri nei pazienti alle cure tradizionali, tutti coinvolti in un nuovo paradigma che, d’altra parte, trova un sempre più largo seguito fra la gente: il corpo non sembra rispondere soltanto alla chimica. Con la stimolazione di aree del pensiero, della psiche o del corpo mediante i più svariati metodi, spesso quindi senza più avvalersi di strumenti e tecnologie esterne, ma utilizzando il proprio corpo e la propria intuizione, questi nuovi terapeuti offrono soluzioni diverse e qualche volta davvero efficaci ai loro nuovi “clienti”.

Come ogni ventata di cambiamento, anche questa, così aborrita dalla classe medica ufficiale e dal pensiero di quanti credono, nel loro pieno diritto di cittadini, che la scienza sia decisamente e infallibilmente l’unica in grado di offrire una qualche garanzia di accettabilità, ebbene anche questo nuovo filone spirituale ed energetico incontra i suoi eccessi e i suoi paladini, disposti a tutto pur di affermare la propria guerra santa contro un vecchio sistema bendato e corrotto.

Ecco quindi che gli “scettici” sono passati dall’altra parte della barricata…

Sono bastati due soli decenni, e definirsi “scettici”, oggi, vuol dire per molti mettere in discussione ciò che mai prima ad ora era stato messo in discussione, o addirittura osteggiato con tanta forza. E così, la scienza è diventata al servizio dei poteri forti, la ricerca è al soldo delle case farmaceutiche, i poteri politici stanno fallendo, avendo mancato ciascuno degli obiettivi per i quali erano nati in questa forma: stabilità, benessere, sicurezza e protezione.

A noi, nuovi scettici, e agli spiritualisti in generale, sembra quasi di avere svelato un trucco, un inganno… Quello che è successo è che il dualismo si è acuito. Laddove volevamo creare comprensione e pace, rischiamo a volte di generare altre barriere.

Ma qualcosa di oggettivamente buono c’è: gli innovatori, ad un certo livello, sono molto più ben accetti di un tempo. Il linciaggio mediatico esisterà sempre, anche e soprattutto sulla Rete, tuttavia stiamo diventando tutti più consapevoli, proprio perché meno disposti ad accettare giudizi esterni e teorie non discusse.

Forse, negli anni a venire rivedremo il concetto stesso di verità: oggettivo è ciò che è soggettivamente sperimentato e socialmente utile. Forse, l’unica cosa che dovremmo considerare come “oggettiva”, è la nostra ritrovata libertà di credere e di creare un sistema individualmente più creativo, più personalizzabile, e per questo socialmente meno fallibile, proprio perché meno omogeneizzante per le persone. Che, per loro natura, si muovono ciascuna all’interno di un proprio sistema e percorso di vita, unico e assolutamente complementare al loro ambiente.

Nel bene e nel male, come sempre, oggi esiste quindi un nuovo terreno di gioco: quello fra il vecchio sistema di credenze, basato su leggi indiscutibili, ed un altro, disposto ad accettare nuove vie e nuovi modi di essere, al di là della materia comunemente studiata. In ogni ambito e in ogni disciplina. 

In tutto questo calderone, i risultati di alcuni studi, mossi dalla Nasa, o da scienziati particolarmente disposti ad accettare di essere “politically uncorrect”, stanno diventando timidamente accessibili al mercato della comunicazione di massa, fornendo nuove chiavi di lettura e nuovi spunti di riflessione a coloro che hanno iniziato a percepire il contrasto spesso molto evidente, fra ciò che si riteneva scontato benché non esaustivo, nel funzionamento del corpo e della materia, e ciò che nella realtà di tutti i giorni continuava a manifestarsi con casi di clamorose guarigioni, ed eventi non riconducibili alle leggi della fisica comunemente note, non ascrivibili ad alcuna teoria fino ad ora accettata ufficialmente, poiché validi soltanto in una sparuta minoranza di casi.

Non si sa chi abbia coniato l’espressione “l’eccezione che conferma la regola”, ma pur ragionando nei termini più empiristi e razionali ai quali siamo abituati, qualsiasi persona, anche non necessariamente “scettica”, può accorgersi dell’evidente incongruenza di un tale principio.

Se un oggetto si mettesse a levitare, questa eccezione non confermerebbe affatto la regola secondo la quale “la legge di gravità opera sempre e per tutta la materia, sul Pianeta”.

In ambito medico, poi, si parla spesso di “effetto placebo”: il corpo di alcune persone si rivela capace di guarire da svariate malattie, senza che venga loro somministrato alcun principio attivo. Semplicemente, queste persone credono di averlo introdotto attraverso una soluzione acquosa che invece ne è priva, e il solo fatto di esserne convinte le porta a produrre cambiamenti biochimici spesso clamorosi, poi regolarmente testati e scientificamente documentati. Il corpo, quindi, è stato in grado di imitatare e riprodurre gli stessi risultati attesi.

Ma mentre la scienza ufficiale non si pone il problema di come questa autoguarigione del corpo possa essere riprodotta su più vasta scala, e che cosa vi sia dietro, qualcuno sta cominciando a capire che probabilmente il corpo risponde a leggi differenti rispetto a quelle già studiate.

Il prezzo da pagare per tutto questo è elevato: lasciare da parte ogni sicurezza, e cercare in ogni modo di recuparare il potere di Volere vedere. Solo riprendendo in mano la nostra volontà, possiamo recuparare il nostro naturale e istintivo potere: quello stesso dei bambini, che imparano a conoscere semplicemente sperimentando, e senza paura che questo non possa funzionare... La conoscenza sarà sempre un successo

 

 
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IL 2012 E' UN PORTALE

Post n°11 pubblicato il 30 Dicembre 2011 da AZZURROINDACO
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In quanti hanno parlato in questi anni del DuemilaDodici come di un anno importante dal punto di vista dei cambiamenti della Terra? Quanto è stata sfruttata la profezia dei Maya, sulla cosiddetta Fine del Mondo? E che cosa c'è di vero in tutto questo?

Al di là di ogni interpretazione fantasiosa e squalificante di ciò che gli antichi avessero visto in questa data, vi è un ciclo di 26.000 anni che viene completato, a livello del nostro sistema solare. Vi è un innalzamento delle nostre frequenze, e un abbassamento del campo magnetico terrestre. Vi sono sconvolgimenti della crosta del Pianeta, esplosioni solari e quant'altro possa far pensare ad un cambiamento, o meglio, ad una transizione REALE, del nostro mondo, ad una nuova era geo-biologica.

Ciò che gli Hopi conoscevano, e che molti popoli antichi avevano previsto, con precisione, era un'epoca in cui l'umanità si sarebbe trovata di fronte ad una scelta. Laddove la coscienza collettiva gestisce per intero il sistema di credenze e il potenziale di Gaia, poiché uomo e natura sono da sempre intimamente connessi, in questo portale che altro non è che la fine di un vasto ciclo storico per il Pianeta, noi tutti stiamo cambiando. Molti stanno nascendo Indaco, già biologicamente connessi alle nuove energie, e sperimentano sensitività, poteri guaritori e, in generale, una maggiore consapevolezza della propria biologia in evoluzione. Una biologia che sta sposando la natura spirituale ed avanzata per la quale la nostra venuta sul Pianeta era stata da noi stessi "progettata".

Esseri di Luce, angeli, idee illuminanti, amore universale o canalizzazioni; potere personale sulla propria vita più di quanto fosse possibile immaginare fino a pochi decenni fa... tutto questo, e le varie forme nelle quali si sta presentando la Nuova Energia, sono un immenso ribollire di espressioni creative e luminose degli esseri che Noi stessi siamo. Ci stiamo accorgendo in massa di non essere solo il nostro corpo, ma di possedere un'anima che, al più, abita un corpo. Altri stanno realizzando di avere vissuto altre vite fisiche, prima di questa. Cose che gli Antichi conoscevano a livello molto più immediato rispetto a quanto noi adesso non possiamo fare...

Per tornare ad avere Quella conoscenza, noi, oggi, dobbiamo superare la barriera del nostro scetticismo, e dell'iper-razionalismo della società di massa. Molti Maestri, in passato, hanno insegnato la via del cuore; altri, la via dell'abbandono della mente fisica. Ma oggi, tutti coloro che iniziano a vederci più chiaro su ciò che realmente noi, come anime, siamo, devono vincere l'unica scommessa che il mondo odierno pone loro davanti: CREDERE di potere aprire da soli, e una volta per tutte, la porta che racchiude la Coscienza elevata del vedere oltre le apparenze. Del vedere se stessi al di là del proprio corpo fisico.

Il 2012 è un Portale; così lo definirono gli Hopi, e continuano a definirlo oggi. Un portale attraverso il quale alcuni Esseri Luminosi avrebbero iniziato a camminare "fra due mondi": quello della materia e del tempo, e quello incorporeo e immateriale, che dà alla materia la sua propria forma, e il suo "diritto di esistere".Quegli "Esseri" siamo noi, oggi.

Se vogliamo cambiare il nostro sistema biologico e spirituale, se desideriamo acquistare potere nei confronti della nostra vita in un modo che non riusciamo neanche ad immaginare, allora, dobbiamo CREDERE DI POTERE CONCEPIRE, OGGI, CIO' CHE PRIMA CI ERA IMPOSSIBILE VOLERE. La biologia e, insieme ad essa, tutta la nostra vita, risponderanno, secondo le modalità e il tempo più appropriati per noi stessi e per il nostro attuale sviluppo.

Questa è dunque la Porta, e questo è il 2012.

 
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PERCHE' RIVEDERE UNA VITA PRECEDENTE

Post n°10 pubblicato il 17 Dicembre 2011 da AZZURROINDACO
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Quanto condizionano le vite precedenti quella attuale?

La prima considerazione da fare è che per il nostro Dna quantico non esiste una memoria di vita precedente, poiché tutte si stanno muovendo contemporaneamente, al di là delle epoche in cui si sono svolte. Ad esempio, la memoria di una uccisione nel paleolitico, da parte di una tigre, può influire sul corpo alla stregua della nostra ultima vita nel corpo di una suora di clausura. 

Il secondo aspetto, è dato dall'essere o meno anime con un lungo background, oppure alle prime esperienze in un corpo fisico. Alcuni Indaco, e in particolar modo alcuni bambini cristallo che stanno nascendo in questi anni, sono anime alla loro prima esperienza in una vita terrestre. Il vantaggio di questa condizione è quello di non possedere un imprinting karmico, e di non sperimentare quindi il pregiudizio di esperienze passate, cosa che invece porta tutte le anime antiche spesso in confusione. L'aspetto critico è che essi, se non scortati da una profonda e consapevole energia del Sè, sono passibili di sentirsi disorientati dai comportamenti così duali e incoerenti dell'ambiente in cui vivono.

Una delle cose che noto più di frequente, è come i suicidi e le morti violente influenzino in maniera netta e violenta la psiche profonda, e i programmi di apprendimento delle persone, ancorando in loro una memoria di paura per eventi e comportamenti apparentemente slegati da qualsiasi idea di pericolosità apparente. In questi casi, il subconscio sta ancora elaborando e mandando segnali di fuga o terrore a specifiche aree del corpo, mentre i reni risultano spesso colpiti da blocchi energetici. Contratture muscolari, quando non addirittura ossa spostate, sono poi in qualche caso lo specchio concreto di una memoria traumatica.

Ricordo sempre con meraviglia il segno dei graffi di una tigre che comparve, qualche mese fa, quando il mio fisiokinesiterapista lavorò sulla mia schiena dicendomi di avere letteralmente "sentito odore di pelo bagnato". Così come lo sblocco di un punto particolarmente dolente, sotto il costato, non appena ricordai il pugnale che mi aveva trafitto nel 1400, sui bastioni di un castello, nel Sud della Spagna. Lui sentì le mie ultime due costole a sinistra ancora spostate.

Dunque, se le memorie di vite precedenti sono capaci di tradursi nel corpo, per alcuni con raffinata precisione, e soprattutto senza che possano essere scovate da alcun medico o terapista tradizionale, tanto più forte è l'influenza di queste esperienze sul sistema nervoso e sui programmi inconsci che il cervello mette in atto al fine di salvaguardarci da ulteriori pericoli.

Programmi squalificanti per gli individui, derivano sovente dal loro ultimo pensiero formulato prima di una morte violenta, come lo fu nel mio caso una lapidazione, quando la mia anima abitava un corpo femminile, nel Trecento D.C. Il ricordo doloroso di quell'evento, con il cuore a mille e l'attesa dell'esecuzione, riportarono alla luce questo pensiero: "Come avrei potuto fare per evitarlo?". Le conseguenze furono l'attivazione di un programma inconscio mirato a temere, e quindi evitare i giudizi delle persone; tenere un profilo basso e sottomesso alle idee dominanti, non per scarsa autostima come mi era stato più volte erroneamente detto da alcuni "specialisti", bensì per salvaguardia della mia vita anche nei corpi futuri. Lo scopo di quell'errore di programmazione, era semplicemente quello di salvarmi la pelle!

Fu così che il mio pancreas si sbloccò, e con esso anche la tensione che mi stava divorando da diversi anni, per le cose più futili e apparentemente innocue, nel corso di alcuni tipi di relazione, in società.

Più raffinato è invece il caso di ex preti, che non sono riusciti a sciogliere il voto di celibato preso in quella loro vita, e si vedono attrarre mancate relazioni con l'altro sesso. Oppure quello di contratti karmici presi con altre anime, e che ricorrono nella vita attuale portando a incontri ovviamente non casuali, con persone che sono qui proprio per ricondurci a qualcosa che non abbiamo risolto con loro o, ancora, nei casi peggiori, legature che assumono, in alcune rare situazioni, la forma di veri e propri sabotaggi energetici continui, nella quotidianità più banale e negli stati patologici della psiche profonda.

Continua (...)

 

 
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SENSITIVITA' ED EMPATIA PROFONDA: UN TRANELLO DA NON SOTTOVALUTARE

Post n°8 pubblicato il 30 Novembre 2011 da AZZURROINDACO
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In questi giorni, lavorando con persone molto problematiche, ho realizzato più che mai quanto sia sottile e a volte difficilmente visibile, il legame profondo che connette me stesso all'ambiente che mi circonda o che entra nel mio campo percettivo.

Tutti, secondo svariati gradi di intensità, siamo in un certo senso "empatici" per natura. Ossia, possiamo trasmettere e ricevere umori e sensazioni, così come assorbire paure e memorie non nostre. L'ambiente in cui viviamo, a partire dalla famiglia, dalle persone e dagli oggetti, così come dalle idee con le quali ci relazioniamo fin da quando siamo nell'utero materno, tutto ci condiziona e contribuisce alla costruzione della nostra personalità. I gemelli vanno oltre: sperimentano una profonda empatia e "telepatia", nota come il "percepire se l'altro è in pericolo", anche a distanza.

Insomma, mano a mano che aumenta l'empatia, e ci si avvicina alla linea di confine tra il comune sentire empaticamente, e l'essere medium o sensitivi, cioè possedere facoltà extrasensoriali e saperle utilizzare consapevolmente, maggiore diventa il pericolo sottile e talvolta subdolo dell'eccesso di partecipazione al dolore altrui, così come ad altre forme di energia collettiva.

Come ragazzo indaco, ho dovuto di recente realizzare come la mia facile connessione al corpo e alle memorie remote delle altre persone, mi abbia portato per anni, e a mia insaputa, ad uno spiacevole effetto collaterale.

L'essere connesso alla "rete" che lega in maniera diretta il mio Dna alle informazioni del mio ambiente, è un meccanismo a doppio senso: assieme alle informazioni degli altri esseri umani e dei miei amici, io ho sempre ricevuto anche energie e pensieri profondi non miei, legandoli saldamente alla mia biologia. Non solo: ero in balia di ogni forma di prelievo energetico da parte di tutti gli altri soggetti presenti nel mio campo percettivo, sia conscio che inconscio.

Per anni sono stato sotto stress per via di ansie e palpitazioni. Un giorno avevo deciso di aiutare una persona con problemi legati ad aspetti particolarmente inquietanti: forti negatività e memorie di defunti. Quella notte, e il giorno successivo, una brutta sorpresa: il trasferimento di queste energie su di me era avvenuto in maniera talmente eclatante, da farmi quasi impazzire.

L'aiuto dato alle persone mi ha sempre riavviato verso l'equilibrio, tuttavia ho imparato a schermarmi, e ciò mi ha portato rapidamente a vedere estinguersi ansie apparentemente immotivate, e paure che potevano sorgere dal nulla ed essere mascherate sotto mentite spoglie. Sono un ragazzo iperattivo, e amo fare mille cose durante la giornata. Sono sempre stato curioso delle cose e delle persone. Ma proprio non capivo da dove arrivassero quelle ansie, e quel batticuore così difficilmente spiegabile...

Adesso questa sorta di barriera protettiva mi accompagna giorno e notte, e mi ricorda come una piccola fiammella possa rompere il buio più profondo mentre, al contrario, il buio non potrà mai coprire alcuna forma di luce. Tengo sempre accesa una luce virtuale, dentro di me, ricordando a tutto e a tutti di come la più sparuta e remota traccia di Amore e di consapevolezza dell'essere umano, possa mutare ciò che è negativo in positivo, e ciò che è bloccato in energia libera di andare laddove essa stessa ci chiede: al di là di ogni barriera e... verso la Vita.

 
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ENERGIE NEGATIVE E MEMORIE ENERGETICHE

Post n°7 pubblicato il 23 Novembre 2011 da AZZURROINDACO
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Il concetto di Male e di Bene fa parte della percezione soggettiva che tutti gli individui hanno di ciò che blocca, spaventa e limita la propria espansione, e di ciò che, all'opposto, libera, apre ed espande la coscienza. La paura, la facoltà di vedere la memoria energetica di anime non più in un corpo, il dolore, la rabbia, la malattia: tutte queste cose, che noi chiamiamo "negative", lo sono in base alla particolare percezione che ricaviamo da esse.

In un certo senso, il "gioco" percettivo di chi noi siamo, e della nostra vita terrestre, è "truccato". In senso molto pratico, abbiamo una bussola in grado di orientarci verso la direzione da intraprendere: amore, salute, bellezza, libertà, visione di aspetti piacevoli dell'esistenza. Parimenti, questa stessa bussola ci segnala gli esatti luoghi della mente e del nostro campo percettivo da cui rifuggire.

Nella logica dell'Universo e delle energie che in esso si muovono, e di cui noi siamo parte, tutto esprime se stesso e il proprio creatore. In ultima analisi, la chiave di risoluzione e ribaltamento della nostra prospettiva come spettatori passivi di giochi orribili, così come di promotori di azioni e circostanze di accrescimento ed amore, è la coscienza stessa che risiede profondamente dentro di noi.

Il cosiddetto "Sé superiore", che tutti noi portiamo dentro, non trova meno sgradevole la vista di qualcosa di atroce o la peggiore delle disgrazie, rispetto alla nascita di una nuova vita o al gesto d'amore di due anime affini. Semplicemente, Esso "sta facendo il suo gioco", e lo porterà avanti fino alla fine... A meno che non si riesca a recuperare la ferrea consapevolezza che le nuove energie della Terra, adesso, ci permettono di contattare direttamente questo nostro profondo, misterioso e inconscio "Sé", e concordare con Esso un nuovo programma per noi, e una completa emancipazione dal gioco violento di forze opposte Luce/Oscurità.

 

 
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