Abisko e Norvegia

La frana di Piuro


Piuro era una fiorente località lungo la via Rezia, quella che collega Chiavenna con la Svizzera, famosa per la produzione vinicola e per le prelibatezza dei proodtti dell’industria casearia. Dopo l’anno 1000 era talmente importante da offuscare la stessa Chiavenna ed i suoi commercianti erano famosi in tutta la Lombardia e nei Grigioni.Ma come accade a volte nelle fiabe, anche la storia di Piuro e dei suoi ricchi cittadini cambiò repentinamente, una notte di fine estate del 1618. Dopo giorni e giorni di piogge incessanti la montagna sopra il paese si sgretolò e scivolò a valle ricoprendo tutto di fango, Piuro fu cancellata in pochi istanti, gli abitanti non si resero nemmeno conto di quanto stava succedendo. E fin qui, la storia.La leggenda racconta però anche un altro episodio singolare che riguarda l’unico superstite alla tragedia. Il garzone dell’osteria del paese, finito di lavorare, anziché ritirarsi era solito fare una capatina al crotto dell’oste suo padrone, che stava dall’altra parte della valle. Non rubava gran che, spillava qualche tazza di vino e mordicchiava qualche forma di formaggio, per riuscire poi a dar la colpa ai topi. Quella notte la brutta abitudine gli salvò la vita, perché su quel lato della valle il fango non arrivò. Tentò di dare l’allarme correndo a Chiavenna, ma nessuno gli diede ascolto e fu incarcerato per ubriachezza. La mattina successiva constatarono che il ragazzo aveva ragione, anche se lui, alla luce del giorno, non ricordava nulla di ciò che era successo anzi, svegliandosi in prigione, credette di essere stato sorpreso a rubare e confessò tutto.PS: oggi è possibile osservare alla periferia di Piuro nuova un mozzicone di campanile che spunta sbilenco da quello che sembra il greto di un fiume. E' tutto ciò che rimane dello sfortunato paesello.