Abisko e Norvegia

Savogno e Dasile nemici giurati


Tra gli abitanti di Savogno e Dasile non è mai corso buon sangue, i primi invidiavano i secondi per l’esposizione migliore, i secondi invidiavano i primi per il sentiero più agevole…Ci è stato raccontato un fatto raccapricciante che può dare l’idea dell’acredine che separava le due comunità.In tempi lontanissimi tra gli abitanti di Dasile scoppiò un’epidemia di peste. Quelli di Savogno, anziché aiutare in qualche modo i vicini, proibirono loro il passaggio lungo il sentiero “comodo” costringendoli alla più ripida discesa a fianco della cascata dell’acqua Fraggia e misero addirittura un uomo di guardia al ponte sul torrentello che divide i due paesi.Si scoprì però che l’uomo di guardia cedeva spesso alle “pressioni” dei cittadini di Dasile ed in cambio di qualche favore (pare anche di qualche gallina) li lasciasse passare, facendo altresì da palo per evitare che fossero notati.I “saggi” di Savogno decisero di correre ai ripari e dopo aver inviato il guardiano a Dasile con una scusa, fecero convergere al ponte un’intera squadra di guastatori che, armati di picconi, ne distrussero le volta facendolo crollare ed impedendo così anche al loro concittadino traditore il passaggio.Quelli di Dasile se la presero particolarmente a male, anche perché non era affatto facile guadare il torrente per aggirare il ponte distrutto.Una notte decisero di vendicarsi e gettarono un sacco pieno di topi infetti dall’altra parte del ponte e per essere certi di generare scompiglio gettarono oltre l’arco distrutto anche alcuni gatti affamati; i gatti cercarono di mangiarsi i topi, quelli fuggirono disordinatamente rifugiandosi in ogni dove.Fatto sta che pochi giorni dopo anche a Savogno arrivò la peste, se sia stato per colpa di gatti e topi appestati di Dasile non fu mai chiarito, ma la distruzione del ponte era vendicata e il conto era tragicamente pari.