La riva dei pensieri

Forma inquieta


Battuffolo di cotone sospeso nel cielo, boccone di zucchero filato incollato sul tempo del mondo o soltanto un cuscino per il sole.Mi sono sempre chiesto a cosa servissero le nuvole quando ero bimbo.Negli anni ho letto libri, mi hanno spiegato il come e il perchè quei fumetti muti vaghino lassù.Eppure rimango spesso con lo sguardo verso l'alto ancora inappagato, ma più attento a non ammetterlo. Cosa risponderei a chi mi chiedesse: "Che stai facendo?", osservandomi con uno sguardo a mezza via, tra il sorpreso e lo sconcertato. Vorrei replicare: "Gioco con la forma inquieta delle nuvole", senza paura, con il sorriso disarmante come la fantasia.Ecco che passa veloce una rondine, scia nera fra il blu del cielo e il bianco delle nuvole; è quasi un vezzo un piccolo monile da appendere nel vento. Nel frattempo una nuvola si comprime, un palloncino di primavera mi scherma lo sguardo dai raggi troppo forti del sole.Poi ancora sembra correre, gazzella del cielo e poi , veloce rallentare, per farsi guardare. O forse non si è mai mossa.A volte si fa triste, si carica di pioggia e aspetta di sciogliere il suo fardello, a volte le lacrime dissettano il cuore. L'erba sa di fresco, di umidità e di profumo di viole ciocche; ed io sotto, liberato dalla polvere di una terra arida.Benvenuta primavera. Disegno nell'aria il profilo di una nuvola ed assomiglia ad un fiore di campo, ad un anemone bianco come quello che vedo dalla mia finestra.