La riva dei pensieri

Esperienza consapevole...


Il tempo fluisce rapido e gli anni appesantiscono l'evoluzione fisicamente e moralmente. Devo prenderne atto. E' necessario  riflettere con più costanza sugli accadimenti, sul calendario le cui pagine si alternano velocemente. Segno con un cerchio rosso le festività, i termini, gli incontri stabiliti e da regolare, i viaggi...Soste mediane dell'esistenza con il punto di arrivo ancora incerto." Oramai sono quindici anni che operi didatticamente, acquisendo un esperienza consapevole  e quasi automatica". Così  ha detto il mio preside. Personalmente non credo che questa sia la verità. Ogni giorno domando cosa faccio e mi rispondo che in realtà conosco e so poco. Il mistero "atroce" è non capire perchè lo faccio. Non sarà che tutte le azioni che intraprendo sono dovute alla forza d'inerzia?Probabilmente sono ritornato allo stadio infantile delle domande...L'effettivo quesito è che i colleghi reputano che io svolga  lodevolmente la professione. Il contesto  è alienante. Gli elogi aggravano l'insieme.Il mio convincimento si differenzia da chi mi giudica. E' sempre un punto di vista aleatorio, assolutamente non oggettivo.Di una cosa sono certo: l'eccellenza si intravede solo nella mediocrità. Non è un successo. E neppure una parità.Ecco perchè è appagante andare controcorrente. E' un impegno faticoso ma vero e sincero.