La riva dei pensieri

Appendice al post precedente


Durante la riunione di questo pomeriggio ero talmente interessato ai vari punti dell'ordine del giorno che la mente ha viaggiato nel periodo in cui frequentavo il liceo classico.In quel tempo avevo una certezza: nel vocabolario italiano il primo lemma era la "A", e l'ultima "zuzzurellone", il che mi rendeva protetto. Comunque mi consolava la certezza che esistevano i confini. E niente poteva avvenire prima o dopo quei limiti. L'espediente stava nel prestare accortezza alla parte mediana. Infatti arrivando al lemma "precipitevolissimevolmente", velocizzavo la ricerca. Era più facile e sotto occhio giungere all'ultimo lemma, per l'appunto zuzzurellone. Ora questa parola perde la posizione di chiusura.*L'intero universo semantico ha perso il noto confine, una risoluzione certa.Hanno trasferito l'estremità in spazi sconosciuti e inaccessibili. Come si fosse spalancata una breccia in cui la conoscenza sfugge, lasciando solo interrogativi e incertezze.Devo ammetterlo, sono inquieto. Non sarà analfabetismo di ritorno?Forse si stava bene quando utilizzavo il Bignami.* Il "Grande Dizionario italiano dell’uso" allinea ben 15 lemmi dopo zuzzurullone. Sembra comunque che, per ora, l’ultimo lemma nel dizionario sia" zzz" ed è difficile immaginare che possa essere lasciato indietro da qualche nuova voce. Almeno, terrestre.