La riva dei pensieri

Giorni di scuola


Quel che sta accadendo in questi giorni nel mio mondo, quello dell Scuola spaventa e agevola  una considerazione. Per insegnare ho necessità di costruire rapporti interpersonali duraturi. Per fortuna o per ricerca questo è avvenuto proficuamente. Percepisco la vicinanza e nello stesso tempo il piacere di essere ascoltato, di instaurare un legame proficuo, che mi fa sentire adeguato.Con naturalezza. E so bene quanta fatica costi la semplicità! Se non si realizzasse i pensieri sarebbero inutili e aridi e il confronto con gli allievi sarebbe inesistente o, peggio, dannoso.E' un fardello ostile per chi studia e attende, chi sorride con interesse, chi domanda e chiede risposte.Per questo non mi sento un ingranaggio produttivo, nè un individuo estrapolato da una graduatoria convenzionale o da un postulato.Il tempo esiste, lo trovo evidente in quegli occhi che di tanto in tanto lumeggiano per affermare la loro presenza, a volte chiassosa e controcorrente.Tutto avviene perchè abbiamo l'audacia e la modestia di apprendere vicendevolmente. Queste righe forse sono inutili, perche l'energia è vivida nella pratica quotidiana, nell'impegno doveroso e responsabile che la didattica richiede.Ora vorrei che una mano si alzasse tra i banchi e ondeggiando dicesse: "Ciao..Proseguiamo la conoscenza".