La riva dei pensieri

Aveva quattro anni


Cristiana s'inerpicò sullo sgabello, e fece forza con le sue piccole mani sul perimetro del piccolo acquario. Spalancò i grandi occhi su quel pezzo di mondo liquido, trasparente e policromo.Universo più colorato, più vivace, più reale di tutti quei personaggi che si spostavano all'interno di un contenitore di vetro e plastica davanti al quale trascorreva brevi pomeriggi.Si arrestò meravigliata ad apprezzare il moto leggero dell'acqua e i suoi occhi scorrevano velocemente verso ogni angolo della vasca.Io guardavo e m'impadronivo delle sue schegge di felicità. Purtroppo per breve tempo.Cristiana cominciò a soffiare sulla superfice liquida con tutta la sua minuta capienza polmonare.Sulla superficie si componevano dei cerchi concentrici sempre più ampi; e Lei si appagava di quella sua insolita possibilità di mutare le circostanze della realtà.Per la coppia di pesci fu uno tsunami.Oggi quando si trova di fronte ad un acquario, lo accarezza dolcemente come a rincuorare i suoi piccoli abitanti che mai più avrebbe insuflatto sul loro mondo.