La riva dei pensieri

Penna stilografica


                                          La stilografica mi è caduta sul parquet e  la punta si è conficcata ritta sul listello accanto al piede. Si è comportata come una freccia scagliata dal fato che inibisce la scrittura dei miei pensieri. La sua rovina improvvisa ha danneggiato il pennino d'argento, impedendo alla fantasia di germogliare attraverso le dita. Proprio in quegli attimi in cui percepivo l'esigenza di tramutare in grafia l'intreccio di emozioni che avvolgeva il mio essere.L'ho afferrata dolcemente come fosse un angelo precipitato dal cielo. L'ho presa inarcando il busto con il braccio esteso completamente. E in quell'attimo i miei pensieri, agevolati dal mio corpo proteso in avanti, si sono disseminati al suolo, le parole si sono mischiate tra loro, perdendo nelle frasi il senso originario e il ragionamento è diventato alterato.E' una penosa bugia.La stilografica si trovava già al suolo, quando mi apprestavo a sfiorare i tasti del computer per realizzare nero su bianco queste parole. Forse sarebbe stato più adeguato abbandonare sulla punta delle dita i pensieri che affioravano dalla mente come massi pesanti che scivolano al suolo in questo primo giorno caldo di luglio.Oramai rare  stilografiche sono attuali in questo mondo contemporaneo. Ahimè!