La riva dei pensieri

Piccole cose


Niente giova tanto nell'acquisire il senso delle proporzioni, quanto provare benevolenza per gli altri. La benevolenza è un sentimento di simpatia, di comprensione per le difficoltà e le sofferenze altrui. Implica la disposizione a metterci nei panni degli altri, a distogliere per un momento l'attenzione verso noi stessi per tentare d'immaginare cosa sia trovarsi nella difficile situazione di un'altra persona, e al tempo stesso provare simpatia per questa persona. Significa ammettere che i problemi degli altri, le loro sofferenze e frustrazioni sono altrettanto reali dei nostri, anzi a volte anche peggiori. L'ammissione di questa realtà e il desiderio di aiutare gli altri, di offrire loro un sostegno, apre il cuore e rende intenso il senso di gratitudine. La benevolenza è qualcosa che si sviluppa con la pratica. Implica due cose: intenzione e azione. L'intenzione significa semplicemente ricordarsi di aprire l'anima al prossimo; di spostare l'interesse personale a quello degli altri.E l'azione è semplicemente "cosa fare" in proposito. Si può per esempio donare dei soldi (e di tempo) a una causa che ci sta particolarmente a cuore. Oppure si può gratificare la gente che incontriamo per la strada con un bel sorriso e un sincero:" Ciao, come va?"Non importa tanto cosa facciamo, quanto come agiamo. Come diceva la Piccola Suora di Calcutta:" Non possiamo fare grandi cose su questa terra. Possiamo solo fare piccole cose con grande amore".La benevolenza sviluppa il senso di gratitudine in quanto distoglie l'attenzione da cose che abbiamo finito per prendere troppo sul serio. Soffermarci a riflettere sul miracolo della vita, sul dono della vista, dell'amore e di tutto il resto, aiuta a ricordare che molte cose che "sembrano importanti" in realtà sono solo inezie che ingigantiamo.                                         Appendice fatuaDevo confessarlo: sono un narcisista:Quando rivolgo lo sguardo verso il cielo, sorrido sempre...Dovessero mai scattarmi una foto satellitare!