La riva dei pensieri

Dolce e amaro


E' Domenica. La sera, con il suo crepuscolo, è oramai giunta. Suonano alla porta. E' papà che riaccompagna la bimba. Strano di solito, sta volentieri con i nonni. Piange, mi abbraccia, vuole stare con me.Sedendo sul divano del tinello l'abbraccio forte. E' stanca, ha gli occhi arrossati, singhiozza. L'avvolgo, allora, nel plaid azzurro, suo preferito. Le accarezzo il viso bagnato da qualche goccia perlata di malinconia.La sua mano stringe la mia. "Papa"- dice-"Mi racconti una fiaba?".In mente ne ho parecchie. Raccontano di principesse e principi, di orchi, di fate e di maghi. Ma no. Stasera,no. "Ti racconto la storia di una donna e di un uomo che si vogliono bene", dico.La storia ha inizio non con "c'era una volta". Ma..."In una casa di fronte al mare con una siepe di rose bianche..." Subito capisce, mi stringe ancora più forte e mentre ascolta, passa le sue dita sui miei capelli incorreggibilmente ricci, esplorando come se fossero una foresta insestricabile. Li allarga, li allunga, li tira dolcemente, poi ritornano a ripiegarsi su se stessi, come tante molle metalliche.Che strano! Quante volte la mamma lo faceva!Intanto continuo a raccontare. Lei sorride e l'ombra della notte, ogni tanto, le socchiude gli occhi. "Poi un giorno da quell'amore, è nata una bimba..."Improvvisamente apre gi occhi e sorridendo:" Chi?" dice. Poi la stanchezza prevale sulla curiosità e il dolce Morfeo la rapisce con chi sa quali sogni!Non arrivo al finale. Ma non fa niente. Tanto lo conosce!L'adagio sul letto, la guardo, emozionato, mentre dorme. Vorrei che questo istante fosse eternità.Ha la stessa dolcezza nei tratti e i movimenti eleganti della mamma. Ora non è più malinconia, è Amore.Stamane preparavo la colazione. Cris si è svegliata, mi è venuta incontro abbracciandomi affettuosamente. I suoi occhi erano chiari e trasparenti , non più arrossati. Brillavano di vita e di felicità."Papà, mi prepari la cioccolata?""Ma certo!"A volte basta una cioccolata calda, un po' dolce, un po' amara...