La riva dei pensieri

Non sono un amico


                 
Incontro i miei allievi ogni giorno per tutta la fase scolastica e collaboro con i colleghi e gli allievi per raggiungere gli obiettivi educativi e didattici progettati.Perciò sono contrario alla condivisione in altri spazi virtuali o meno con loro.Non sono un amico nè ho legami parentali, ma un educatore. Nello stesso tempo ho una funzione sociale e svolgo la professione di fronte a minorenni ancora acerbi; alcuni con problematiche di apprendimento e altri, (pochi invero), con difficoltà comportamentali. Quindi deve essere sempre vigile la considerazioe nel rimarcare la differenza dei ruoli, estraneo nell'esercitare una sorta di buonismo diseducativo.Non sollecito nè aderisco a collegamenti in linea con gli allievi. Anche se possiedo e utilizzo profili privati per partecipare, soprattutto, a dissertazioni di carattere pedagogico e letterario.Mai ho considerato di mettere in evidenza gli accadimenti personali  con la classe, ulteriormente ritengo negativa la condivisione di foto, video e altro ancora.Sulle reti sociali sono ancora più accorto, perchè quello che  pubblico oggi potrebbe diventare, in futuro, ostico e non gestibile, pertanto complicato  rimuoverlo.In questa eventualità la problematica s'intreccia e vale per gli allievi e i genitori.Personalmente, dove la prolusione della lectio suggerisce, rimarco che le reti sociali non sono esclusivamente divertimento e passatempo. Segnatamente, possono divenire atti di competenze, di cultura, di riqualificazione.Infine sono consapevole  ed evidenzio agli allievi e ai genitori che internet è anche un enorme affare regolato dalla pubblicità e che niente nella rete esclude il rapporto finanziario ed economico, con tutti i rischi che ne derivano.                                                Appendice SalarialeQuando ho iniziato ad insegnare mi avevano detto che avrei preso uno stipendio che mi avrebbe fatto girare la testa. Finora il giramento si è fermato molto più in basso...