La riva dei pensieri

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"L’éternité c’est la mer mêlée au soleil". - Rimbaud -Ogni istante trascorso in mare diviene un incanto. Trovo difficoltoso non effondere con parole la decisa  e incontenibile emozione che appaga i sensi e lo spirito.Le onde acquisiscono spazio con la tinta più accesa; poi mutano i loro contorni in profili impalpabili e le velature sfidano la trasparenza. Il sole con l'epilogo del suo percorso crea un incanto tridimensionale con illimitati colori che intravedo tra il fiocco e il bompresso alla prua della barca. Policromie acquerellate e opalescenti guazzano nell'immensità con il respiro variopinto che precede il crepuscolo.La scia aurea dell'ultimo raggio riflesso sull'acqua, pare suggerire la rotta del ritorno verso casa. Inoltre lo sguardo, appagato dal turbinio suggestivo del creato, intesse la tela di tutta la mia essenza.E' come un dipinto le cui abilità estetiche appaiono staccarsi dalla realtà e la luminosità cromatica si trasforma in una sorta di metamorfosi che plasma e distrugge la struttura, vanifica la materialità, approda alla memoria e poi alla poesia.In sottofondo, sempre attuale, il graffito musicale in una improvvisazione estasiante e libera.                                               Appendice astronomicaComprendo che molti non concorderanno con me. Durante la navigazione notturna spesso osservavo il firmamento stellato e sono approdato ad un'ipotesi di certo irridente: ritengo che negli altri pianeti conosciuti o meno non vi sia vita pensante e raziocinante. Perchè mai gli altri pianeti dovrebbero essere dissimili dalla nostra Terra?