La riva dei pensieri

Spigolature autobiografiche


Estrapolazioni semi serie della mia effeméride settimanale.Lunedì 25 maggioIl tedio e il biasimo che conseguo leggendo gli atti  gestionali dei nostri politici, a mio parere, oscillano tra la mediocrità e il servilismo europeo. E le opzioni operate non garantiscono i diritti costituzionali né il benessere di noi cittadini. A breve vedrò un altro salvatore della patria salire al vertice. Ma il problema della mediocrità e della cultura scadente resta una questione aperta ed estendibile a molta parte della classe dirigente del paese.Martedì 26 maggioA volte penso che la Natura sia solo un riverbero nella mia mente. E riflette mondi che non conosco. Nonostante tutto riesco ad accoglierla nell'anima e nel silenzio creo la speranza di un'esistenza migliore.Mercoledì 27 maggioDalla finestra scruto con curiosità il cielo stellato,per  attendere un' alba diversa, più calda e promessa. Utopia!Nel frattempo nelle poliedriche tonalità dell'ocurità nutro la speranza di stelle, di luna  e di nubi.A volte mi chiedo se mi sto rispecchiando in questo cielo, o se sono io ad abbracciarlo.Giovedì28 maggioIn alcune occasioni il dolore cerca un sorriso per uscire dall'anima.Altre volte resta dentro per non preoccupare chi mi vuole bene.Venerdì 29 maggioIl vento, il cielo e il mare sono parte di me. Non potrei farne a meno. Mi aiutano a relativizzare gli accadimenti. E a rendermi conto della mia umanità, proprio nel momento in cui desidero essere al centro del mondo.Sabato 30 maggioLo sguardo sul mare tanto agevola la mia mente che le concede di architettare pensieri e di attenuare la sofferenza in malinconia. E' la ricerca costante del senso della vita. Mia e del mondo. Le onde ora sono più silenziose e lunghe. Davvero mi ci perdo.Domenica 31 maggioPondero le mie dissertazioni nel senso che non scarabocchio lettere alla rinfusa per riempire spazi o tempi. Ma non resto a soppesarle una volta scritte: preferisco in nome di una lievità sempre più consapevole lasciarle andare libere.Proprio perché vere e mie, che vadano, che seguano nuove interpretazioniCosì anche qui preferisco non cercare di immaginare, senza poi elementi per farlo, che cosa mai ci potrai leggere tu, che porgi lo sguardo sui miei lemmi.L' ornamento melodicoche cesella l'intervento settimanale inizia con il "bon mot" pianistico dei quattro esecutori che prospettano il brano; brevi ma essenziali notazioni per introdurre l'Ensemble che riproduce il tema. Il principio armonico è espresso in equilibrio e tensione  senza allontanarsi più di tanto se non nei momenti progressivi che comunque ritornano alla gerarchia degli accordi d'impianto. Nella parte centrale del movimento una lunga serie di trilli vengono intercalati da tre dei quattro solisti. Dopo un breve silenzio strumentale il flusso successivo della scrittura musicale circoscrive la testuale ripresa sintonica del tema da parte dell'Ensemble e dei  pianisti.                                         Appendice post viraleL'inizio della pandemia è stata la fase della psicosi. Scienziati  esperti (?)e politici (sic!) hanno fatto corpo unico contro il nemico. I primi hanno indicato la strategia dell'assalto e le regole del combattimento, i secondi hanno esercitato il loro potere di chiamata alle armi. Personalmente, volente o nolente, ho risposto. Della seconda fase sono state protagoniste le cosiddette task-force, truppe di intellettuali travestiti da marines. La loro missione non aveva obiettivi militari ma metafisici. Perciò la loro azione è stata platonica. Nella terza fase stanno emergendo i sociologi. Secondo loro il dopo Covid non pone soltanto problemi di ripresa economica e lavoro. L'umanità dopo mesi di vita innaturale è disorientata. La gente, dicono, è cambiata. Nulla sarà più come prima. Nella vita sociale s'insinuerà la diffidenza, l'ospite sarà guardato con sospetto. Gli algoritmi sostituiranno codici e vangeli. Ma devo prenderli sul serio questi profeti allucinati? Sono cambiatio, sì: ma momentaneamente. Tornerò quello di prima, ne ho una voglia matta. Sarò ancora buono e cattivo, continuerò a fare le cose nobili e turpi di sempre. Con una novità: prima di dargli credito farò fare la prova tampone a politici, esperti e sociologi per individuare tra loro gli immunointelligenti.