La riva dei pensieri

Accenti lievi in mezzo alla tempesta


Esaurito il periodo adeguato e necessario del confinamento ho deciso di trascorrere un paio di giorni, lontano dagli impegni didattici, per veleggiare con la mia barca ma soprattutto per solcare i frangenti di alcune impressioni acquisite su determinati accadimenti provocati dalla limitata libertà. Percepisco l' esigenza di accudire il silenzio per attingere alcune risposte.Intanto il sole scompare sotto l'orizzonte e dipinge striature rossastre sull'epidermide del mare, e l'umidità è scesa velocemente sul sartiame e sul boma che accoglie la base della randa ma anche sulla mia cute fino allo scheletro appesantito dalla fatica delle operazioni marinaresche.La notte con i colori dell'oscurità è sopraggiunta e dal cielo scheggiato di nero e di blu intenso scende una pioggia fredda e decisamente densa.Come desidero la Tua presenza!  Anche solo per stanotte, per donarmi tepore al cuore e al corpo, come il barbaglio di una cometa tra le stelle e la luna, per illuminare solo per pochi attimi i profili della realtà, per consentire un orientamento sicuro in questo triangolo di mare che senza Te non riesco a riconoscere. Come vorrei una tenera coccola e non pensare più a niente fino alla prima tenue cera dell'alba, attendendo che le note pluviali attenuino il ritmo costante della discesa. E se le gocciole decidessero di essermi amiche?Come nelle fiabe più affascinanti ed amaglianti abbandonerei le certezze per la fantasia adolescenziale: potrei sognare di trascorrere interi giorni tra il profumo delle tue braccia, riposare i muscoli sempre tesi e stremati dalla fatica, aspettare le labbra che sfiorano la fronte con un sorriso.Ora una nuova saetta con un roboante tuono sovrasta e confonde l'impegno nautico mentre la pioggia diventa ininterrotta e veemente. Il corpo e la mente si riprendono ma all'improvviso la tua presenza svanisce. Mi chiedo se anche Tu mi stai pensando, dove sei...Chissà se sei preoccupata della situazione di questa notte di tempesta in cui disperatamente cerco di uscire. Chimerica illusione pensare che le nostre voci, seppur non incontrandosi, gridano l'una il nome dell'altro.Ancora un baleno abbacinante e sproporzionato circoscrive il profilo dello scafo! Senza forze, stracco, affido le mie membra all'albero maestro e avvolto nel manto infradiciato di acqua salata non posso che arrendermi alla spossatezza e come ultima immagine serbare la luce viva e vibrante  dei tuoi occhi.Il sentiero musicale che attraversa l'intervento di questa ebdomada agevola l'approfondimento psicologico dell'autore, in questo caso sottilmente sottileneato dall'esecuzione pianistica di uno dei maggiori concertisti del Novecento. La composizione tende a porre in rilievo l'attitudine sognatrice e sentimentale della sua personalità. Egli, infatti, ama chiosare il pentagramma e  agevolare il rapporto musica-poesia reiterando su temi chiari e netti, ritmicamente ben sbalzati. Proprio la scansione notistica è elemento costituente il suo stile: il quale, presenta negli adagi, inflessioni quasi patetiche e un carattere tonale dolcemente melodico e raffinato Nei tempi veloci offre  la testimonianza tangibile di quell’impressionismo ritmico che è tipico del tastierismo italiano dell’epoca.                                                Appendice eticaLa magistratura è invischiata nel guazzabuglio di comportamenti indecorosi. Stava sugli altari abusivamente, ma non era politicamente corretto dirlo. Ora che anche la toga di fico che ne copriva i maneggi e gli intrighi è caduta, le anime candide e cieche che l'avevano posta al di sopra di ogni sospetto fingono di essere sorprese, sconcertate. Personalmente non simulo incredulità, faccio piuttosto un esame di coscienza.  Il nostro è un Paese dove un chicchessia può diventare capo del governo o ministro; è un Paese dove il merito viene punito e l'incompetenza premiata; è un Paese dove l'avversario politico non si contrasta ma si abbatte. Perché soltanto la magistratura dovrebbe essere specchio di virtù e onestà? Perché coloro che vi appartengono dovrebbero essere sacerdoti immacolati indenni da corruzione e inquinamenti? Fanno parte anche loro di questo sistema, in esso sono cresciuti e ad esso si adattano. Anche loro si sono divisi in correnti politiche mutuando dai partiti vizi e rissosità. Il Csm è diventato un mercato; non del pesce, ma borsistico: vi si vendono e comprano azioni, si fanno scalate. Anche in quel presunto santuario si pratica un rito alternativo a quello della Giustizia. Certo, non bisogna mai generalizzare: però salta agli occhi che anche lì, come in politica, stanno prevalendo i chicchessia.                                                Appendice sanitaria (forse)Il governo democratico è evaporato al calore del Covid. Gli è subentrato un regime di sanità pubblica. Niente a che vedere con il Comitato di salute pubblica della Rivoluzione francese. Conte non è Robespierre, Bonafede non è Danton, Speranza non è Saint-Just, Casalino non è Couthon. Per quelli la salute pubblica aveva l'ombra sinistra della ghigliottina, dove essi stessi finirono; per questi la sanità pubblica ha l'aspetto allegro di una mascherina: non toglietela mai, il Covid è in agguato, state in guardia, state lontani gli uni dagli altri, abbiate sempre un metro in tasca per misurare le distanze in strada, in campagna, in montagna, in collina, in spiaggia, in mare. Se tornasse, sarebbe più cattivo di prima. Siamo stati e siamo governanti illuminati. Non si cambiano i cavalli durante la corsa, ormai siamo inamovibili. Meglio di noi nessuno. Se al posto nostro ci fosse stata la destra,  ha sparato con pistola giocattolo quell'antica lenza comunista di Bersani,  i cimiteri sarebbero stati insufficienti. Con le facce che circolano in parlamento non mi fido più di nessuno, da qualunque parte della rosa dei venti provengano. Ma meno che mai di chi, mentre vanta vittoria, finge di non sapere che nel rapporto tra popolazione e morti da Covid l'Italia è il secondo Paese al mondo. Meditate, meditate. Non sparate balle.                                                 Appendice assurdaIl prelato Viganò detto anche Monsignore (non mio di certo), è un individuo che in un ipotetico politburo della reazione starebbe in piedi finché non si libera un posto a destra di Bismarck.Il messere crociato ha scritto alla Casa Bianca per chiarire che Trump è un figlio della luce. No, questo non spiega il color mattone delle guanciotte presidenziali: i figli della luce sono i buoni. Combattuti e odiati da quegli altri, i figli delle tenebre, tribù vasta che va dagli abortisti ai massoni, dai burocrati del Deep State ai gay passando, si presume, per gli interisti. Questi zozzoni, dopo aver organizzato a tavolino la pandemia per colpire Trump, ora cercano di fiaccarlo con le proteste per il caso Floyd.Adesso un liberal - estenuato dai dubbi, dalla caccia alle sfumature e dalla complessità dell'analisi - potrebbe cadere nel contro-complottismo e chiedersi a chi giova un avversario così. Lo mandano le logge per caricaturare i cristiani tradizionalisti? L'Arcigay? Un arcivescovo bergogliano? Senonché è tutto più facile: costui si manda da sé, e lo chiarisce Trump che pubblica la lettera ringraziando commosso.È vero, a volte in questo mondo vecchio, stanco e complicato ho difficoltà a capire qual è la parte giusta. Ma grazie al cielo almeno su quella sbagliata non ho alcun dubbio. Grazie, mons, per avermi ricordato in tre righe chi non sono. Adesso torni pure alle crociate. E magari uscendo spenga quella luce.