La riva dei pensieri

Limite tra immaginario e realtà


 Ciascun suoni, balli e canti "Arda di dolcezza il core!Non fatica, non dolore!Ciò ch'a esser convien sia.Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza".                          Lorenzo de MediciQuando gli accadimenti avversi e perniciosi di questo periodo si consumeranno con il trascorrere del tempo,ruzzolerò nella connotazione fatua della mia apparenza per riconquistare un'umanità altera e ironica che esiste nel desiderio e negli obiettivi esistenziali personali.Architteterò l'avvenire non come uno scrigno di memorie, nè come una pausa dagli affanni vissuti ma il susseguirsi del tempo sarà una fredda sequenza a quattro cifre in cui narrerà pittoreschi aloni alfabetici e colorati su fondi bianchi, liquidati al soffio vitale e alla sequenza trascorsa della mia essenza.In questo modo sarà inevitabile abbracciare la nostalgia. Oltre l’odio e la rabbia, il silenzio turberà e, estraneo nella forma e nella sostanza, prenderò il tratto distintivo di un misantropo afferrando una condizione: la solitudine. Rammenterò la gaiezza che ci ha unito per non scandagliare l'assurdità motivazionale che la sorte ha progettato per dividerci con un riverbero che non saprò più se definire un’illusione, un inganno o un tormento da non alimentare.Ora sospendo le mie valutazioni perchè nelle mie elucubrazioni ho il timore di andare oltre il confine ben delimitato tra l' immaginario e la realtà. La conseguenza sarebbe divenire ineluttabilmente adulto. La partitura musicale in accordo con l'intervento letterale si presenta con un tempo unico e allegro anche se la dolcezza evocata è decisamente nostalgica e riflessiva e il suo procedere è connotato da arpeggi alternati a terzine. Il filo conduttore carezzevole è esposto dalla mano destra mentra la sinistra imprime giusti accordi di accompagnamento. Entrambe segnano la memoria di chi ascolta. La particolarità di questa esecuzione sublime e unica dimostra come il talento innarrivabile dell' interprete si proietti oltre le intenzioni del compositore. Il Pianista rispetta l’invenzione musicale, ma nello stesso tempo le dona uno scenario di emozioni, di pensiero, e di profondità con alcuni passaggi di "rallentando e sostenendo", assolutamente non delineati nella partitura originale che, forse, il Compositore, attorniato da clavicembalisti di corteggio e di un seguito ossequioso non avrebbe neppure immaginato. Quasi una seconda scrittura musicale, una attuale rinascenza, espressa interamente sulla maestria del tocco e del colore che costruisce gli accordi, le tonalità, i segni dinamici.