La riva dei pensieri

Sensazioni


Come zefiro tepido e lieve che il mare accoglie, così ascolto i sussulti d'amore che dimorano nella mente per restare memoria perenne di un attimo che ancora trepida nell' intimità dell'anima.Melodia di pianoforte che ora trattiene o spinge la malinconia e sconcerta sensazioni e impressioni oniriche.La sera fuggevole scende e dona un inaspettato e straordinario contrasto di un improvviso baleno tra gli astri e il fragore greve del tuono.Ora tra me e il cielo si posa un organdi fantamasgorico per celare il giorno dalla notte, per sottolineare il silenzio più reale.  E' tempo che Morfeo accolga nel sonno i miei desideri. Lentamente l'alba risveglia l'orizzonte, preparando la culla del sole.Le vele della ragione cercano un vento favorevole, ma  non avverto neppure una leggera brezza e le rotte delle idee sono indistinte nelle acque del mondo.Poi la tastiera accentua le note con più dolcezza e obbliga lo sguardo ad ammirare l'empireo cilestrino che dischiude l'assoluto senza fine. Intensità impenetrabile che non mi spaventa.D'improvviso gli inganni della mente scompaiono e il cuore dipinge la tela dell'esistenza con tinte immense, sature di luci e dall'anima in fuori le lascio navigare.In sottofondo la lieve e struggente melodia decora le sensazioni dell'intervento di questa settimana. La struttura compositiva incide un incantevole assunto dal respiro lezioso: semplice brano ma dall'ampio respiro. Le note sono tratteggiate dall'avvicendamento tra le ricorrenti presentazioni del tema principale nel profilo di cangiamenti e le locuzioni pentagrammatiche di metamorfosi che fanno da ingrediente di connessione. Nel finale, reminescenze del tema principale e della frase di transizione riemergono ancora con delicatezza mentre una cangiante cadenza pianistica, eseguita a quattro mani, si spegne infine su di un tenero arpeggio conclusivo.