La riva dei pensieri

Amenità politica


Negli scranni parlamentari della nostra istituzione politica accadono cose che da umano non oso neppure ipotizzare per un istante. Pensate un po': al nostro ministro degli esteri (sic!) Di Maio hanno offerto non una ma ben due volte la poltrona di primo ministro. Vabbè questo è un periodo dei saldi di fine stagione, ormai si gioca al ribasso. La proposta indecente è di qualche giorno fa. Lo ha rivelato lo stesso ministro ad un telegiornale precisando che ha rifiutato la carica per agevolare la soluzione della crisi di governo in un momento grave per l'Italia. Mi sorprende negativamente che la spiegazione del gran rifiuto (CelestinoV non docet) sia soltanto questa. Mi sarei aspettato un consapevole “non sum dignus”, magari detto in napoletano. Ma non posso pretendere tanto da chi proviene dalla cosiddetta cultura dell'uno vale uno. Del resto sono grilli, non uomini di scienza. Il loro passato spiega il loro presente. Sono immuni dal virus del sapere, hanno fortissimi anticorpi che li proteggono da attacchi culturali, che causerebbero loro gravi danni neurologici. Menano vanto della loro incompetenza, che potrei tollerare se rimanessero in stato letargico. Invece si dimenano e insistono nel voler legiferare. Nella mia esperienza didattica l'ignorante passivo fa pochi danni, quello attivo ne fa di irrimediabili. E senza pentimenti. Loro, a incominciare dal Grillo Padre, si pentono soltanto dei peccati altrui.L'orlo musicale di questa ebdomada è una sonata scherzosa e allegra in do maggiore che denota una qualità peritale del concertista abbastanza distante dalla esecuzione pianofortistica dei classici viennesi e invece molto affine alla tecnica robusta e vistosa del Clementi. Spostamenti notistici in terze, seste e ottave sono elargiti in maniera esuberante, maggiormente evidenti nei due moti estremi. Una celletta ritmica, supportata all'inizio in atteggiamento fugato, rimane essenziale nella composizione. La situazione gemmea del primo movimento ritorna nella vivida conclusione (Allegro assai) in un trascinante ritmo di 6/8.