La riva dei pensieri

Assenza


Avverto frequentemente la nostalgia dei miei ricordie talvolta la mendico nei ricettacoli impensabili di uno scritto.Tra la timidezza del ragazzo di un tempo e la torpidezza del passare dello stesso.A volte mi chiedo che cosa posso offrire e se puo’ essere direttamente proporzionale a cio’ che sento.Un gran lusso non sentire gli anni che trascorrono velocementema ho l' esitazione timorosa di non essere cresciuto agli occhi degli altri.Lo so è uno strano modo di riflettere. Forse l'unica situazione plausibile è che non posso variare gli scenari che ogni giorno mutano, senza sosta,D'altronde in questo periodo storico è l'unica maniera per architettare delle fondamenta rassicuranti per il futuro a chi consiglio un' eredità morale.All'apparenza non ha nulla a che fare con la passione e l'emozione ma nella sostanza un giorno lo dovrò spiegare a mia figlia il perche’ non sono riuscito a superare il dolore di un'assenza.Ma Lei di certo l'avrà gia’ compreso.Per questo intervento ho scelto come colonna sonora il terzo movimento di un piano Concerto costruito come un rondò il cui tempo allegro è governato da un ritornello in si bemolle maggiore. L'esecutrice strumentale è ben disposta all'esposizione adoperando con sagacia le sue attitudini tecniche. L'orchestra, ben diretta, ostenta un'elasticità eteroclita costruita da scalette, sobbalzi ritmici, effetti giocosi con sfumature e contrasti quantitativi. Sussiste nell' orchestra e nella pianista la ricerca dell' estetica, dell'orpello come a reiterare la melodia distinta di una celebrazione mondana.                              Appendice governativaConcedo, seppur a malincuore, che non è errore di qualcuno ma è semplicemente la lingua italiana che certe tonalità glottologiche non le evidenzia. In tutti i canali mediatici ho sentito discutere de "il governo dei migliori" e ho pensato ai migliori di sempre, una dolce squadra con Dante all' Istruzione e Cultura, Marte alla difesa mentre Ippocrate al ministero della Salute. E invece sono arrivati questi signori, che personalmente sembrano più che altro un gradino più in su dei predecessori. Perché Draghi è meglio di Conte, è chiaro, come la Signora Cartabia è meglio di Bonafede e Vittorio Colao è meglio di Paola Pisano. E se è difficile che Lamorgese possa far meglio di se stessa, è difficilissimo che Di Maio possa fare peggio. E quindi insomma va bene, eppure ai tempi della buona politica si sarebbe detto: aspettavamo il Migliore, sono arrivati dei miglioristi.In realtà le perplessità derivano dalla disparità qualitativa fra i ministri tecnici, quasi tutti di primo piano, e quelli politici, in molti casi di seconda fila. Ma tutto sommato ha senso. I politici saranno se non degli ostaggi quantomeno dei garanti: non daranno la linea, simboleggeranno il coinvolgimento dei partiti in questa giunta di emergenza. Insomma, i tecnici ci metteranno la testa, i politici la faccia. Il momento è grave ma possono farcela.