La riva dei pensieri

Sogno o realtà


Ti ho vista camminare lentamente lungo il nostro mare. Non so se è stata la mia fantasia o se veramente il tuo sguardo ha incrociato il mio, ma un brivido ha attraversato l'anima e le stille calde della commozione hanno iniziato a bruciare gli occhi tanto che ho dovuto sostare sulla battigia  per stropicciarli. Per un momento il tuo osservare intensamente l'empireo è divenuto mio, e mi chiedevo  in che luoghi e tempi diversi tu potessi navigare ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della tua nuova esistenza, consapevole che non avrei ottenuto una risposta.Ti ho osservato mentre correvi, o durante le ore di studio del pianoforte o quando ti recavi verso la fine della strada per entrare dal fornaio a prendere il pane.Ti ho visto nuotare , ti ho visto sorridere in spiaggia dopo un bagno notturno, ti ho visto felice davanti a un tramonto e dentro l'anima si è spalancato uno sprofondo di trepidazioni. Ho pulito gli occhi e voltandomi ho seguito la tua figura che si allontanava verso quello che, ho pensato, dovesse essere il tuo fato e mi è sembrato che il tuo viso si volgesse di nuovo verso di me e ancora donasse un sorriso. Intanto il primo raggio di luce del giorno riscaldava il cuscino accanto a me.Le vibrazioni sonore di questa intervento manifestano una libertà e un'originalità di soluzioni formali molto vicine allo stile italiano del '700 soprattutto quello scarlattiano. La composizione è aperta da un conciso esordio di venticinque battute in cui un mero assunto, scemato ad otto battute, anticipa due coppie di variazioni simmetriche che impegnano prevalentemente prima la mano destra poi la quella sinistra di semicrome in successione, fino a giungere all' estrema intensità del cangiamento finale, valicato dai fulminei svolazzi di cumuli di otto biscrome.