La riva dei pensieri

Soffermarsi


Nell' andare quotidiano per le strade della vostra città avete mai sostato ad osservare con attenzione i volti dei concittadini? Avete presupposto o immaginato quale esistenza trascorrono? Riuscite a scorgere negli occhi di sconosciuti che camminano affianco a voi un' umanità serena o difficile?  Avete notato come sia facile al primo impatto avere quasi paura delle maschere che incontriamo? Personalmente alcune volte ho l'impressione di vivere in mezzo ad una fiaba i cui protagonisti sono dei "demoni" come quelli che Miyazaki disegna nella città incantata. Ogni essere umano muta  il viso e il corpo, ognuno esprime chiaramente il disagio di essere intrappolato nei propri pensieri o forse farei meglio a dire, nei pensieri che qualcun altro ci ha fatto credere fossero nostri. Ho la sensazione strana di avere caratteristiche simili ad animali braccati, intenti solo a fiutare la migliore via di fuga o la preda più debole. Sempre più mostri deformati e sempre più corpi  che mortificano, fino ad annichilirla, quell'ultima parvenza di coscienza che possediamo. Amiche ed amici, di tanto in tanto alziamo lo sguardo verso il cielo e facciamo un bel respiro profondo, appoggiamo di nuovo le mani a cucchiaio sotto l'acqua gelida di una fontana, ricordiamo di guardare negli occhi gli esseri umani che incrociamo. Riconquistiamo la nostra umanità, impossessiamoci del  nostro tempo prezioso, recuperiamo questo pianeta che le nostre finte coscienze impiantate stanno distruggendo facendoci credere importanti e necessarie cose che, forse, neppure esistono.Lo straordinario lirismo musicale che guida i lemmi denota un' attrazione espressiva assai vicino alla leziosità caratteriale dell'autore. La trascrizione del pentagramma risulta ordinata su un movimento ritmico in semicrome ribattute, come nei preludi per clavicembalo del Settecento. L' assunto primario, esposto dal pianoforte, è una delicata melodia discendente che sembra venire da uno spazio remoto. Dopo un episodio con uno sviluppo vigoroso e determinato l'autore apporta una nuova tematica, come fosse una metamorfosi di quella principale, esposta dall'esecutore con il tocco vigoroso sopra i tasti dello strumento. Il ritorno della movenza ritmica iniziale prepara la ripetizione del tema principale e la frequenza conclusiva.