La riva dei pensieri

Alzare la testa


Conosco la storia un anziano signore con lo sguardo fulgido come un cristallo. Egli ha trascorso la sua esistenza seguendo con convinzione principi etici e politici con dignità e onestà. E quando è stato necessario non si è tirato indietro anzi ha combattutto per rimarcarli. Per questo si è sobbarcato rinunce, alcuni amici l'hanno abbandonato. Nonostante tutto ha educato figli e nipoti alla cura della libertà di pensiero, al rispetto della pluralità delle opinioni. Ma non si è limitato alle parole ma ha condotto il suo andare con la fatica giornaliera del lavoro nelle saline di Molentargius  cercando sempre di elargire a tutti un sorriso. In questi mesi di pandemia questo galantuomo si è chiesto spesso come fosse stato possibile che tutto quello che lo rappresentava se ne fosse andato in un istante, proprio come svanisce quell'arcobaleno che è tatuato nella mente e nel cuore. Se lo è chiesto come se stesse cantando una nenia di dolore, senza aspettare risposte, senza speranza. Il capo chinato e negli occhi l'espressione non di qualcuno a cui si era infranto un sogno, ma di un uomo a cui il sogno lo avevano rubato.Stamane ho notato la sua presenza lungo il Poetto. La camminata era indecisa e pesante come i suoi anni.  Ad un tratto si è fermato e ha rivolto lo sguardo verso il cielo, come per tentare anche quest'ultima, improbabile opportunità di avere una risposta.E allora? Io credo che forse non tutto è perduto, forse avevamo soltanto bisogno di una bella burrasca per ritrovare i colori dell'arcobaleno, perchè se quel Signore segnato da una vita di duro lavoro riesce ancora a commuoversi per poi alzare la testa e sorridere ancora, io, voi non possiamo proprio arrenderci.La composizione in sottofondo possiede l' entità e il temperamento sereno di un intermezzo che, con la dolcezza notistica del suo tema e la giusta proporzione della foggia compositiva, sembra rievocare certo stile galante del settecento. Il Maestro evidenzia la percezione di dolore e tocca vertici espressivi senza precedenti. È uno sconforto che l' amabilità e la gradevolezza dell' armonia allegerisce e intenerisce, evidenziando il transito verso il trionfo della vita descritto nel finale con la forza e la dinamicità ritmica, incessantemente e con il cuore in gola. Energici e poderosi accordi racchiudono l' armonia veemente del terzo tempo, arrestandosi con un paio di battute di adagio, di effetto introspettivo prodigioso, prima di esaurire il brano di grave apprensione, tra l' acme paradigmatico della musica romantica.